Il sottosegretario: "Opera inutile. Pensiamo a ponti, strade, argini e fiumi". Francia: "L'Italia decida in fretta, noi rispetteremo gli impegni"
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"Se tornare indietro sulla Tav costa come andare avanti, io sono per andare avanti", dice Matteo Salvini, in visita al cantiere dell'Alta velocità Torino-Lione a Chiomonte (Torino). "Si stanno facendo tanti tunnel nelle Alpi. Tutti vanno avanti, noi saremmo gli unici che si fermano", spiega sottolineando che "25 km sono già stati scavati nella montagna". Ma il sottosegretario M5s agli Esteri Manlio Di Stefano ribatte: "Basta chiacchiere, non si farà".
Di Stefano: "Non c'è nessuna grande opera in corso" - Di Manlio poi scrive su Twitter: "E' un'opera inutile, che non si farà. Punto. Pensiamo ai ponti, alle strade, agli argini dei fiumiu di cui ha urgenza il nostro Paese. No Tav.M5s". E ancora: "Salvini non è andato a vedere il cantiere del Tav ma un buco da 5 metri. Di quale opera parla? Non esiste nessuna opera in corso. Su questo tema non bisogna fare propaganda elettorale, bisogna dire solamente la verità agli italiani. Noi vogliamo investire i soldi dei cittadini italiani per realizzare opere utili a tutti, opere che servono ai cittadini ogni giorno". E aggiunge: "La più importante Grande Opera da fare per il nostro Paese si chiama Manutenzione. Questo non vuol dire che siamo solo per il no, anzi, ora grazie al grande lavoro dei ministri Toninelli e Bonafede siamo sicuri che qualsiasi opera si potrà realizzare senza il magna magna al quale siamo stati abituati in questi anni e stiamo lavorando per questo".
Ma Salvini ribadisce: "Basta con i forse, il tunnel c'è" - Il ministro però torna ad auspicare che "la politica completi questa incredibile ed eccezionale opera pubblica, di cui l'Italia dovrebbe avere vanto in giro per il mondo, perché di opere così ne ho viste poche. Il tunnel c'è. Leggeremo i numeri sul costo per finire la Torino-Lione, ma i numeri oggettivi, non numeri che vengono giù dalle montagne: In ballo ci sono 50mila posti di lavoro e miliardi di interscambio con la Francia".
La Francia: "L'Italia decida in fretta" - Dalla Francia arriva l'esortazione all'Italia a decidere in tempi rapidi sulla linea, per garantire il rispetto delle scadenze. "I nostri vicini italiani - dice il ministro dei Trasporti francese Elisabeth Borne dopo una visita al cantiere in Savoia - hanno voluto ulteriori valutazioni e rispetto il loro processo decisionale, ma ci sono anche scadenze che richiedono decisioni da prendere nell'ambito di un calendario compatibile con lo sblocco dei finanziamenti europei". Ribadendo che si tratta di un "progetto importante per il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia tra Francia e Italia", ha sottolineato che "il progetto deve essere completato" e che "Parigi conferma il suo impegno, con il rispetto degli accordi firmati". Ma, aggiunge, "è necessario essere in due. Sono fiduciosa che troveremo insieme il modo per realizzarlo".
Salvini: "Con la Tav meno auto e più treni" - Dopo il suo sopralluogo a Chiomonte, Salvini interviene sulla questione ecologica e spiega: "Il nostro è un governo che tiene all'ambiente, che vuole ripulire l'aria e togliere i tir dalle autostrade? Bene, quest'opera lo fa e io penso sia meglio avere meno inquinamento, meno auto in giro e più treni".
"Nessuna polemica" - Salvini puntualizza poi di non essere "in polemica con nessuno" e aggiunge: "E' un governo che fa squadra e e io sono qua per costruire".
"Se possibile, ok ridimensionare il progetto" - E sulla posizione di Di Maio in merito precisa: "Nel contratto di governo c'è la revisione dell'opera, che può e deve essere rivista: può costare di meno, si possono tagliare alcuni costi eccessivi. E' un'opera utile che può essere rivista, che può costare di meno. I 5 stelle hanno ragione sul fatto che il progetto è partito probabilmente sovrastimato, ma ci sono i 25 chilometri già scavati nella montagna: ritengo più utile completarli anziché riempire i buchi". Salvini spiega quindi che "a occhio si può risparmiare almeno un miliardo di euro, da reinvestire sulla metrò di Torino o per il sostegno ai comuni interessati dall'opera".
Secondo il ministro "il governo può e deve sedersi al tavolo con il governo francese e l'Unione europea. Io conto per esempio che il buon senso che dimostrerà il governo italiano porterà altri soldi da Bruxelles all'Italia".
M5s Torino: "Salvini provoca, la Tav non si farà" - Sul progetto interviene infine, con un attacco a Salvini, il M5s di Torino, che definisce la visita a Chiomonte del vicepremier "l'ennesima passerella del ministro, che usa il suo ruolo e le divise delle forze dell'ordine per inutili provocazioni. L'unica cosa positiva di questa visita è il riconoscimento della necessità di ridurre l'inquinamento. La strada è tracciata. Bisogna pubblicare l'analisi e abrogare leggi e trattati; nel frattempo i cantieri vanno fermati e comunicato alla Francia che la Tav non si farà".