IL FUTURO DELLA TORINO-LIONE

Tav, Salvini: "L'esito del voto è stato chiaro" | Toninelli: "Non cambia nulla" | I No Tav annunciano: "Resistenza"

"L'Ue darà più fondi", spiega il ministro dell'Interno della Lega. Subito stoppato dal ministro delle Infrastrutture pentastellato: "I dossier vengono gestiti come venivano gestiti prima del voto"

29 Mag 2019 - 00:02
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"Le forze a favore della Tav hanno preso l'80%-85%. Se fosse stato un referendum l'esito mi pare chiaro". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, parlando del futuro della linea Torino-Lione. Il vicepremier ha poi sottolineato la possibilità che "il progetto possa essere rivisto, rimodulato nel nome del risparmio e dell'impatto ambientale". "E sono sicuro - ha aggiunto Salvini - che dall'Unione europea si possano avere altri fondi".

"Lega in Parlamento Ue sarà forza rilevante non marginale" - Salvini ha poi illustrato la strategia del Carroccio dopo l'esito delle Europee. Il gruppo al Parlamento europeo a cui aderirà la Lega potrà essere composto da 120-130-140 parlamentari, non saremo maggioranza, saremo una forza rilevante e non marginale". "Contiamo di arrivare a 70, ci sono gli inglesi, che ci consentirebbero di arrivare a quota 100, siamo in contatto con svedesi, ungheresi e poi vediamo quel che accade nel Ppe". Salvini ha quindi incontrato gli europarlamentari leghisti della Lega. "Ciascuno avrà il compito di difendere l'Italia e gli italiani", ha detto.

"Ipotizzabile asse con Ppe se lasciano Pse" - "Se i popolari volessero cambiare asse e lasciare i socialisti, sarebbe ipotizzabile un asse con conservatori e sovranisti. Non siamo maggioranza ma vogliamo radunare chi condivide la nostra idea di Europa", ha spiegato il vicepremier.

Tav, Toninelli: "Esito elezioni non cambia nulla" - Sulla Tav non si è fatta attendere poi la risposta di Toninelli a Salvini. "Non cambia assolutamente nulla, i miei dossier vengono gestiti oggi come venivano gestiti prima delle elezioni", ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture rispondendo, al termine della riunione di maggioranza al Senato sul decreto sblocca cantieri, alla domanda se l'esito delle elezioni europee possa cambiare la posizione del governo su alcuni temi, come appunto la Tav.

No Tav: "Resistenza contro l'avanzata di Salvini" - "A giudicare dalla dichiarazioni post voto, il Tav si annuncia già da ora come il principale terreno di scontro e di resistenza, anche contro l'avanzata di Salvini". E' quanto si legge in una nota dei No Tav che annunciano battaglia. "Abbiamo sorriso parecchio nel leggere chi accusava il movimento di essere diventato filogovernativo. Noi che di governi ne abbiamo visti passare tanti - si sottolinea - eravamo certi che i nodi sarebbero tutti venuti al pettine".

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