"Bisogna riavviare, da Nord a Sud, quei 300 cantieri fermi che rappresentano un Paese che non è quello dei cittadini ma era quello del Pd"
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"La Tav andrà avanti, i bandi partono, ma non c'è soltanto la Tav, di cui comunque discuteremo, sulle modifiche e sulla revisione dei finanziamenti con la Francia e con la Ue, ma ci sono altri 300 cantieri da sbloccare". Lo sottolinea il vice presidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, aggiungendo: "Conte, Di Maio e il sottoscritto siamo assolutamente d'accordo che l'Italia abbia bisogno di uno shock sulle infrastrutture".
"La discussione sulla Torino-Lione è stata molto utile - sottolinea Salvini al Messaggero - perché tutti i colleghi di governo hanno capito che la Tav va inserita in un discorso più generale, che diventerà operativo già nei prossimi giorni". "Approveremo in consiglio dei ministri - afferma ancora - un decreto urgente, per riavviare, da Nord a Sud, quei 300 cantieri fermi che rappresentano un Paese che non è quello dei cittadini ma era quello del Pd e di chi ha governato prima di noi. Un' Italia immobile. Noi le diamo una scossa".