"Il premier ha capito subito che si trattava di uno scherzo", commenta il sottosegretario Mantovano. "Grave errore da Palazzo Chigi" dice il segretario del Copasir Rosato
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"Certamente c’è stata una superficialità da parte di chi ha organizzato la telefonata e questo non deve più accadere". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo a una domanda sullo scherzo fatto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni da due comici russi che, fingendosi leader africani, le hanno lanciato alcune provocazioni sulla guerra in Ucraina. "Dalle parole del presidente Meloni è arrivato in chiaro segnale di conferma della linea politica del nostro Paese", ha aggiunto Tajani intervistato da Rai Radio 1.
"Il presidente del Consiglio l'ha capito subito", ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano che, all'entrata di Palazzo Chigi ha risposto a un giornalista del Fatto Quotidiano che gli domandava quando abbiano capito che la telefonata al premier era uno scherzo.
Da Fratelli d'Italia commenta l'accaduto il senatore Marco Silvestroni: "Dall'episodio della telefonata del finto funzionario africano emerge chiaramente che se la chiamata era finta, il presidente Meloni è invece vera e coerente. Neanche con questi trucchi è possibile metterla in difficoltà. Emerge anche che in troppi all'opposizione continuano a schierarsi invariabilmente contro l'Italia: lo hanno fatto con governi stranieri, ora anche con questi comici russi" scrive in una nota.
"Intanto questi sono due professionisti degli scherzi, cosa che non giustifica anzi mette in guardia. L'errore che è avvenuto a Palazzo Chigi è molto grave, bisogna assolutamente trovare le responsabilità non tanto per l'aspetto punitivo, quello sarà un aspetto di cui dovrà occuparsi chi ha la responsabilità politica di Palazzo Chigi, ma per chiudere le falle che si sono create perché sono molto fastidiose e molto pericolose". Lo ha detto Ettore Rosato, segretario del Copasir e deputato di Italia Viva, intervenendo nel programma Gli Inascoltabili in onda su Radio Roma Sound.