VERSO LA RIPARTENZA

Temperatura da misurare a casa o scuola? Scontro Azzolina-Piemonte

Il ministero ha chiarito che il compito spetta alle famiglie degli studenti. Il governatore Cirio ha però approvato un'ordinanza che impone l'obbligo agli istituti

11 Set 2020 - 13:44

"Potremmo impugnare il decreto della Regione Piemonte" che impone alle scuole di verificare la temperatura degli studenti. Lo ha detto il ministro Lucia Azzolina, in visita a una scuola di Biella. "Il ministero ha detto che le temperature vanno prese a casa perché non è giusto che studenti contagiati utilizzino i mezzi di trasporto per arrivare a scuola", ha spiegato il ministro dell'Istruzione.

"Non si può a quattro giorni dall'apertura cambiare le regole del gioco. È una questione di rispetto per le famiglie e per i dirigenti scolastici. Non escludiamo la possibilità di aprire un contenzioso con la Regione Piemonte e impugnare il decreto del presidente Cirio", ha spiegato la titolare del Miur.

L'ordinanza della discordia - Anche se la responsabilità della rilevazione della temperatura degli studenti è stata affidata dal Governo alle singole famiglie, in Piemonte le scuole avranno l’obbligo di verificarlo. A disporlo un’ordinanza firmata dal presidente della Regione che regolamenta questo aspetto in vista della partenza dell’anno scolastico il 14 settembre. In particolare, la Regione raccomanda a tutti gli istituti di misurare la temperatura agli alunni prima dell’ingresso a scuola.

Qualora l’istituto, per ragioni oggettive e comprovate, non fosse nelle condizioni di farlo, dovrà prevedere un meccanismo di verifica quotidiana (attraverso un’autocertificazione che potrà essere fornita sul registro elettronico, sul diario o su un apposito modulo) per controllare che la temperatura sia stata effettivamente misurata dalla famiglia.

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Nel caso in cui uno studente dovesse presentarsi senza tale autocertificazione, la scuola avrà l’obbligo di misurare la febbre per consentirne l’ingresso in classe. In questa operazione gli istituti potranno avvalersi dei volontari delle associazioni, come Protezione civile e carabinieri.

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