Siri: "Dirottare la dotazione dalle famiglie alle aziende, c'è una rottura tra Nord e Sud" e Bongiorno: "Lo stop alla prescrizione sarebbe una bomba sui processi"
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Dopo la polemica sulle parole del sottosegretario Giorgetti in merito al reddito di cittadinanza, si levano altri due fronti di tensione tra le forze politiche al governo. Il primo riguarda ancora il cavallo di battaglia del M5s, con il sottosegretario leghista Siri che entra in gioco dicendo che sul reddito Nord e Sud sono spaccati; il secondo riguarda la prescrizione, con la Bongiorno che lancia l'allarme: "Attenzione, sarebbe una bomba per i processi".
Reddito cittadinanza, Siri: "Quei soldi vadano alle aziende, spaccatura nel Paese" - Le riserve del leghista Giancarlo Giorgetti riguardavano "complicazioni non indifferenti" nell'attuazione della misura del reddito di cittadinanza. Adesso il sottosegretario alle Infrastrutture, sempre del Carroccio, Armando Siri, propone che "la dotazione finanziaria" riservata proprio al reddito "anziché andare ai singoli beneficiari che ne hanno diritto, vada a imprese e aziende che si facciano carico di formarle". E rincara la dose sottolineando: "E' evidente che sul reddito di cittadinanza tout court, così come viene presentato, c'è una frattura tra il Nord e il Sud del Paese".
Prescrizione, Bongiorno all'attacco: "Una bomba per i processi" - Ma la tensione monta anche sulla battaglia che sta portando avanti sul fronte giudiziario il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che punta allo stop alla prescrizione. A bocciare il titolare di Via Arenula è la sua collega, ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, che a "L'intervista" di Maria Latella accusa: "Fermare stoppare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio sarebbe come mettere una bomba atomica sotto il sistema giudiziario italiano. Non ci sarebbero più Appello e Cassazione perché non sarebbero più fissate le udienze. Io questo cosa non posso accettarla e non posso non segnalarla".
Bonafede: "L'unica bomba è la rabbia dei cittadini" - Immediata la replica di Bonafede, che risponde: "Rispetto e stimo il ministro Bongiorno, ma sulla prescrizione si sbaglia. La bomba atomica che rischia di esplodere è la rabbia dei cittadini di fronte all'impunità. Con la nostra riforma della prescrizione, gli unici a dover temere sono i colpevoli. I tempi dei processi saranno brevi grazie agli investimenti di questo governo: lo Stato si deve prendere la responsabilità di rendere giustizia ai cittadini".