Dopo lo "strappo" con la minoranza sull'elezione diretta dei futuri senatori, il ministro ha espresso il suo "dispiacere" per le affermazioni di Dori Lo Moro
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"Non è saltato alcun tavolo". Lo ha assicurato il ministro Maria Elena Boschi dicendosi "dispiaciuta" per le affermazioni dell'esponente della minoranza Pd, Doris Lo Moro, che ha abbandonato la riunione sulle riforme. "Abbiamo lavorato seriamente per raggiungere un accordo su diversi punti e continueremo a lavorare", ha aggiunto la Boschi. Il braccio di ferro tra Pd e minoranza dem è sull'elezione diretta dei futuri senatori.
"Ho lasciato la riunione perché non era efficace restarci", ha spiegato Lo Moro. "Il tavolo ha enucleato i temi di discussione che sono politici e richiedono una soluzione politica e non istituzionale". All'esponente della minoranza dem è stato chiesto se, a parte l'articolo 2 del ddl, fosse stata raggiunta un'intesa su altri punti, come le funzioni del Senato. "Sulle funzioni del Senato - ha replicato la senatrice - non c'è nessun accordo perché non ne abbiamo nemmeno parlato". I punti irrisolvibili restano la non elettività del Senato (art.2) e le sue funzioni (art.1).
Finocchiaro: "Inammissibili gli emendamenti all'art. 2" - Intanto in Commissione, la presidente Anna Finocchiaro ha fatto presente che "nell'esame degli emendamenti alle riforme costituzionali in Commissione Affari costituzionali, saranno considerati inammissibili gli emendamenti all'articolo 2, tranne il comma 5 modificato dalla Camera, a meno che non ci sia un accordo politico da parte di tutti i gruppi".