"Vogliamo fare di Caivano un laboratorio da proiettare in altri contesti", ha detto il ministro dell'Interno
Matteo Piantedosi © Getty Images
Dopo l'attentato a Parigi, Matteo Piantedosi ha dichiarato che anche se "noi confidiamo sul nostro sistema tradizionale di prevenzione, l'attenzione sul terrorismo deve rimanere alta". I fatti accaduti, per il ministro, "semplicemente confermano che l'attenzione che abbiamo messo in campo c'è e ci deve essere. Dai primi riscontri e notizie l'episodio conferma che è una minaccia molto insidiosa perché non sempre compiutamente intercettabile", ha spiegato a Casa Corriere.
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Caivano è molto importante per noi ma il nostro impegno non finisce solo lì, ci sono tante Caivano e vogliamo fare di Caivano un laboratorio da proiettare in altri contesti" ha detto ancora il ministro dell'Interno. Piantedosi ha ringraziato il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri": "Lui partecipò, e lo ringrazio, a un importante appuntamento qualche settimana fa. Si rese conto, me lo disse personalmente, che ci occupiamo di tante piccole grandi cose. Contesti come quello devono partire da una ricostituzione delle piccole cose per poi proiettarle verso il grande".
"Stiamo riportando le forze di polizia dove c'è bisogno che siano viste per rispondere a questa esigenza di sicurezza, nelle stazioni ad esempio", ha sottolineato Piantedosi, nel corso del suo intervento. So è rafforzata la presenza delle
forze di polizia nei luoghi "dove c'è maggiore circolazione delle persone come le stazioni ferroviarie e i pronto soccorso".