Gli jihadisti provenienti dall'Italia "sono poco più di 100", un numero inferiore rispetto a quello registrato in altri Paesi europei. Lo afferma il professor Lorenzo Vidoni, che guida la Commissione sulla radicalizzazione, illustrando i risultati del lavoro di studio in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Nei fenomeni di radicalizzazione, spiega Vidoni, "l'Italia è 5-10 anni indietro rispetto ad altri Paesi europei".