MINISTRO DELL'INTERNO A PESARO

Tifoso interista ucciso, Salvini: "Non si può morire per una partita di pallone"

Il ministro dell'Interno sulla vicenda dell'ultrà morto vicino a San Siro prima di Inter-Napoli: "Convocherò le società e i responsabili dei tifosi di tutta Italia"

27 Dic 2018 - 13:54
 © Ansa

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"Non si può morire per andare a vedere una partita di pallone". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, riferendosi al tifoso interista investito, e poi morto, vicino allo stadio San Siro di Milano. Il vicepremier ha sottolineato che presto convocherà "società di calcio e responsabili dei tifosi delle serie A e B, perché il calcio torni a essere un momento di divertimento e non di violenza. Faremo quello che non sono riusciti a fare altri".

"Totale autonomia al mondo del calcio" - "Ho detto che non si può morire per una partita di pallone e che convocherò, per i primi giorni dell'anno, società di calcio di A e B, tifoserie organizzate di A e B per riportare educazione e civiltà all'interno e all'esterno degli stadi di calcio. Poi lascio al mondo del calcio e alla sua totale autonomia la valutazione di come agire e reagire", ha specificato Salvini a margine di una conferenza stampa a Pesaro sull'omicidio di Natale del 51enne Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia di 'ndrangheta.

Meloni: "Serve tolleranza zero" - Su Facebook è arrivato anche il commento di Giorgia Meloni: "Non si può morire per una partita di calcio, durante il Natale. Lo sport è passione, lealtà e rifiuta ogni forma di violenza. Gli episodi di violenza di Milano, finiti in tragedia, ci lasciano sconcertati: mi auguro che gli inquirenti possano fare chiarezza tempestivamente e che i responsabili paghino. Tolleranza zero contro chi trasforma giornate di sport e di festa in campi di battaglia", ha scritto il presidente di Fratelli d'Italia. 

Gelmini: "No a inutili passerelle" - Mariastella Gelmini si è espressa su Twitter: "Quanto accaduto a Milano non serva, ancora una volta, per delle inutili passerelle. La violenza non può continuare a essere un corollario del calcio. È dovere del governo prendere misure drastiche per debellare questo cancro, né più né meno come è stato fatto altrove", ha detto il presidente dei deputati di Forza Italia.
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