E' polemica sulla decisione del ministro di dare uno stop all'opera. Salvini: "Come si fa con un ministro delle Infrastrutture che non fa le infrastrutture?"
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E' scontro aperto tra il ministero delle infrastrutture di Danilo Toninelli che congela la Gronda Genovese, opera da 4,6 mld di euro, considerata fondamentale per ridare ossigeno alla Liguria e al sistema economico del Nord Ovest, e buona parte della politica e dei sindacati. Il ministro ha spiegato che l'iter autorizzativo per la Gronda di Genova, che deve essere realizzata da Autostrade per l'Italia, "è sospeso".
Il motivo del congelamento è che "è in corso di avanzamento il procedimento amministrativo che potrebbe portare alla revoca della concessione" di Aspi. "L'iter del progetto della Gronda non era affatto concluso e perfezionato - ha rincarato il ministero aggiustando il tiro -, come qualche forza politica sostiene in queste ore. Infatti, il precedente governo è uscito di scena prima che arrivasse il decreto interministeriale Mit-Mef con cui andava 'bollinato' il Pef aggiuntivo della concessione Aspi, che contemplava l'investimento nella Gronda. Il ministro Toninelli non ha dunque bloccato nulla".
Ma a sostenere che il progetto Gronda sia già eseutivo è la stessa Aspi: "L'iter del progetto della Gronda ai fini della convenzione si è definitivamente concluso con l'approvazione del progetto definitivo da parte del Mit intervenuta il 7 settembre 2017 e con la approvazione nell'aprile del 2018 del relativo Piano di Convalida che ha definito gli aspetti finanziari dell'intervento, trasferendo sul concessionario le responsabilità economiche dell'intervento stesso".
Una guerra aperta che porta il governatore Toti a sparare alzo zero: "Il M5s ha ufficialmente bloccato la Gronda di Genova. Lo ha appena comunicato Danilo Toninelli. È incredibile che sia ministro delle Infrastrutture qualcuno che le infrastrutture non le vuole fare. La Gronda è una delle opere di cui l'Italia non può fare assolutamente a meno. E questa è una scelta scellerata a cui noi ci opponiamo fin da adesso. I pentastellati, che dicono tanto di lavorare per Genova dopo il crollo del Morandi, la condannano all'isolamento. Bisogna guardare al futuro, mentre con questa politica del no a tutto si sta tornando al Medioevo". Critiche anche dal vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. "La aspettano tutti da anni, per togliere dal cuore della città auto e tir - ha commentato -. Ma come fai ad avere un ministro delle Infrastrutture che non fa le infrastrutture?".
Mit risponde a Salvini: "La Lega vuole la Gronda da chi fa crollare i ponti" - "Prendiamo atto che la Lega, come il Pd, tanto per dire, vuol far costruire la Gronda a chi ha fatto crollare il ponte Morandi. In ogni caso, prima va chiusa la procedura amministrativa che deve fare giustizia per le vittime del crollo del viadotto e solo dopo si potra' parlare di Gronda". E' quanto affermano fonti del Ministero dei Trasporti in riferimento a quanto affermato in serata dal vice premier Matteo Salvini accusando Toninelli di dire no ai lavori sull'infrastruttura autostradale ligure
Critiche anche da conftrasporti con il suo presidente Uggè: "Il mantra della decrescita felice colpisce ancora. Questo governo, in particolare il ministro Danilo Toninelli è portatore di una ideologia assurda che sta disconnettendo il Paese". Pure la Cisl sembra allineata e coperta: "L'ennesima decisione schizofrenica del ministro Toninelli congela 10 mila posti di lavoro" dice Luca Maestripieri. mentre in una nota congiunta Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti rimarcano: "ancora una volta registriamo un provvedimento che blocca un'infrastruttura nevralgica per il Paese, già oggetto delle stucchevoli strumentalizzazioni politiche connesse al rinnovo delle concessioni autostradali ad Aspi".