I consiglieri del Carroccio: "E' un luogo laico, non di culto". Il Pd: "Grave offesa per tutti". E la Procura di Torino dispone verifiche della Digos
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Polemiche per il blitz della Lega che a Torino ha smantellato il centro di preghiera allestito in Comune per gli ospiti musulmani di un convegno sulla moda islamica. "Nulla contro la religione musulmana, ma il Comune è luogo laico e istituzionale", afferma l'esponente del Carroccio Fabrizio Ricca che pubblica su Fb il video della rimozione del tappeto di preghiera. Il Pd: "Grave offesa per tutti". E la Procura di Torino dispone verifiche della Digos.
La sala preghiere per i musulmani era stata allestita nella Sala Matrimoni di Palazzo Civico. "Non ci spieghiamo come mai in occasioni di meeting dove i partecipanti erano di religione cristiana nessuno si è mai preoccupato di allestire una cappella", sostengono i consiglieri comunali della Lega Nord Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero.
"Se qualcuno vuole pregare, Torino ha diversi centri di culto dove potervisi recare - aggiungono -. Dopo la partecipazione alla chiusura del Ramadan, ora Piero Fassino usa la Sala Rossa per parlare di economia islamica, non vorremmo che la vicinanza con questo mondo fosse qualcosa di più che un dovere da sindaco".
Immediata è arrivata la replica del primo cittadino. "Un comportamento indecente e offensivo per la città e per i suoi ospiti. Una manifestazione d'ignoranza che nemmeno una strumentalità pre-elettorale può giustificare", ha commentato Fassino. "Non si à mai visto che un luogo istituzionale diventi luogo di culto. Non si tratta di ospitalità, ma di svendere identità", ha controreplicato il segretario della Lega Nord Piemonte Roberto Cota.