Il procedimento riguardava un post su Facebook in cui criticava una candidata Pd alle amministrative del 2016, Lidia Roscaneanu. L'esponente del M5s: "Farò ricorso"
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Il tribunale di Torino ha condannato per diffamazione aggravata il viceministro dell'Economia Laura Castelli. Il procedimento riguardava un post su Facebook in cui criticava una candidata Pd alle amministrative del 2016, Lidia Roscaneanu. Tra i commenti erano comparsi insulti sessisti e razzisti contro la donna. La Castelli è stata condannata a una sanzione di 1.032 euro e al pagamento di 5mila euro alla parte civile.
La replica di Laura Castelli: "Era una critica politica, farò appello" - Si è trattato di critica politica e il post, diffuso dall'account parlamentare, era basato su una vicenda che riguardava l'irregolarità di una gara che ha portato alla condanna di 8 persone. E' quanto afferma il vice-ministro e deputato Cinquestelle Laura Castelli che annuncia che ricorrerà in appello sulla condanna per diffamazione di una candidata Pd alle amministrative del 2016, condanna decisa dal Tribunale di Torino.
"Il post pubblicato il 7 giugno del 2016 sul mio account pubblico "Laura Castelli - Cittadina in Parlamento" non aveva contenuto diffamatorio, ma diretto a far emergere una notizia di interesse pubblico, inerente alla gara d'appalto irregolare relativa al bar del Palagiustizia di Torino - afferma Laura Castelli - Per questa vicenda, lo scorso 21 marzo, il Tribunale di Torino ha emesso una sentenza di condanna a carico di otto imputati. La veridicità del fatto oggetto del post è il fondamento dell'esercizio di critica politica garantita dall'art. 21 della Costituzione. Rispetto la sentenza, ma presentero' appello, certa che nel giudizio di secondo grado verrà riconosciuta la scriminante dell'esercizio del diritto di critica politica"