Speciale Toti, Liguria: l'inchiesta
lettera al consiglio regionale

Lettera di Toti alle opposizioni: volete distruggere il modello Liguria

"Noi l'abbiamo costruito con l'orgogliosa reazione al crollo del ponte Morandi. Siamo qui per rimediare alle vostre incapacità. E ci prenderemo le responsabilità che non siete stati in grado di assumervi"

04 Giu 2024 - 17:19
 © Ansa

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"Voi volete distruggere il 'modello Liguria' che in questi anni, con la orgogliosa reazione al crollo del Morandi, è stato costruito". Lo scrive il governatore ligure, Giovanni Toti, in una lettera inviata al Consiglio regionale nella quale accusa le opposizioni di volere "che qualcos'altro lo distrugga per voi, mentre voi fate il tifo dagli spalti, senza neppure il coraggio di scendere in campo". 

La lettera letta dal capogruppo della lista

Il documento è stato letto in Aula dal capogruppo della lista Toti, Alessandro Bozzano, durante la seduta in cui si vota la mozione di sfiducia contro il presidente, presentata dai partiti di opposizione. 

"Noi rimedieremo alle vostre incapacità"

 "Non vi preoccupate - continua il governatore -. Anche oggi, come facciamo ormai da nove anni, siamo qui per rimediare alle vostre incapacità, oggi più palesi che mai, di confrontarvi sui temi e sui progetti, non sui pregiudizi. E anche oggi vi dimostreremo che siamo in grado di assumerci, davanti agli elettori, le responsabilità che voi non siete stati in grado di fare proprie, e ci assumeremo le nostre responsabilità grazie all'impegno di questa maggioranza, della giunta e in particolare del presidente ad interim Alessandro Piana, a cui va la mia grande riconoscenza per come sta portando avanti con grande impegno il grande lavoro iniziato insieme tanti anni fa". 

"La vostra Liguria una regione in ombra"

 "La vostra Liguria - dice ancora Toti nella sua lettera - era un'entità geografica, non una realtà amministrativa. La vostra Liguria era una terra in ombra, felice di stare un passo indietro, nella speranza che scomparendo dalla mappa della politica scomparisse anche la mediocrità della sua classe dirigente. La vostra Liguria era una Regione in cui l'ambizione era una colpa, il merito qualcosa da nascondere, per evitare spiacevoli confronti, l'appiattimento una virtù, l’impresa privata non una risorsa ma un simbolo di egoismo, oddio, forse non proprio tutte. Una Liguria dove 'voler fare' era un peccato, l'inconcludente dibattito in sezione un surrogato del dovere di scegliere. Oggi la Liguria è qualcosa di altro e lo rivendichiamo con maggiore orgoglio che mai. Oggi la Liguria è un modello di capacità di scelta, di attrazione degli investimenti, di velocità di realizzazione". 

"Perché tutto questo odio?"

 "Ci siamo chiesti il perché - riprende la lettera - del vostro odio verso ogni infrastruttura che stiamo realizzando, verso ogni progetto che si sta costruendo, anche quelli che pure voi in altri tempi avreste voluto. Ci siamo chiesti perché il vostro tifo sfegatato per ogni inciampo, per ogni bizantinismo che possa rallentare qualcosa che pure sapete che serve, per ogni esposto, comitato, per ogni no di qualsiasi tipo. Pure quelle stesse opere che altrove, a Roma, avete approvato, qui non riuscite a farle vostre". 

"Con la vostra mozione il vostro odio si comprende meglio

 "Oggi - conclude Toti -, con la vostra mozione arruffata e confusa, che mette tutto insieme, anche questo odio si comprende meglio: voi non odiate le opere e i progetti in quanto tali, voi li odiate in quanto unità di misura della vostra incapacità, passata e presente. Voi odiate quello che ricorda, e soprattutto ricorda agli elettori, la vostra mediocrità e inconcludenza. Odiate ciò che testimonia la vostra incapacità di scegliere e agire. Odiate cioè tutto ciò che richiama la vostra incapacità, che distingue la vostra impreparazione al governo da chi invece sa assumersi questa responsabilità". 

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