Il ministro dell'Economia: "Ue stia tranquilla, debito-Pil scenderà". Ma arrivano le bocciature. Dombrovskis: "L'Italia non rispetta le regole". Moscovici: "Deviazione molto molto ampia". Conte sale al Quirinale
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"L'Ue stia tranquilla, il rapporto tra debito e Pil scenderà". Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, debutta all'Eurogruppo cercando di rassicurare i suoi colleghi dell'area euro sulla Manovra. Ma l'Europa sembra compatta per una bocciatura preventiva: "Se l'Italia vuole un ulteriore trattamento speciale - dice il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker -, ciò significherebbe la fine dell'euro. Bisogna essere molto rigidi". "Nessuno si beve le sue minacce, l'Italia è un Paese sovrano", replica Matteo Salvini. Intanto il premier Conte sale al Quirinale per aggiornare Mattarella: "Incontro proficuo".
Tria: "Se non vinciamo la scommessa sulla crescita, cambieremo la Manovra" - Il 2,4% "è un numero che non corrisponde esattamente ad alcune regole europee, ma fa parte della normale dinamica europea: se andate a vedere il numero di Paesi che sono in regola con tutte le regole europee sono pochissimi. Non significa che non bisogna cercare di rispettarle, ma ci sono delle situazioni economiche in cui bisogna fare delle valutazioni", spiega Tria. "Il problema è la qualità della Manovra, e questa Manovra è di crescita: se vinciamo la scommessa della crescita tutto va bene, sennò cambieremo Manovra come sempre bisogna fare".
Poi anticipa il rientro in Italia: "Sono molto occupato" - Dopo aver partecipato ai lavori dell'Eurogruppo a Lussemburgo, Tria ha anticipato il suo rientro in Italia e dunque non parteciperà all'Ecofin previsto per martedì. L'Italia sarà rappresentata dal direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera. "Sono abbastanza occupato in questo periodo", sottolinea il ministro. "Non c'è altra ragione, il Def deve uscire e la legge di bilancio è da preparare, è un lavoro abbastanza impegnativo".
Dombrovskis: "La Manovra a prima vista non rispetta le regole" - Intanto dall'Europa arrivano le bocciature. "Aspettiamo la bozza di legge di stabilità", ma "a una prima vista" i piani di bilancio italiani "non sembrano compatibili con le regole del Patto", dice il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, entrando all'Eurogruppo.
Scontro tra Juncker e Salvini - L'intervento più duro è quello di Jean-Claude Juncker, secondo cui bisogna "evitare che l'Italia reclami trattamenti speciali che, se concessi a tutti, significherebbero la fine dell'euro". "Non vorrei - dice Juncker - che dopo aver superato la crisi greca, ricadessimo nella stessa crisi con l'Italia". Parole a cui risponde il vicepremier Matteo Salvini: "In Italia nessuno si beve le minacce di Juncker, che ora associa il nostro Paese alla Grecia. Basta minacce e insulti dall'Europa, l'Italia è un Paese sovrano".
Le critiche di Moscovici e la replica di Di Maio - Per il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, "il deficit del 2,4%, non solo per l'anno prossimo ma per tre anni, rappresenta una deviazione molto, molto significativa rispetto agli impegni presi dall'Italia". "Stamattina a qualcuno non andava bene che lo spread non si fosse impennato - è la replica del vicepremier Luigi Di Maio -. Moscovici, che non è italiano, si è svegliato e ha pensato bene di fare una dichiarazione contro l'Italia, contro il Def italiano e creare tensione sui mercati", ha detto. "Da domani continueremo a spiegare che il 2,4% non è una misura molto lontana da quella che facevano altri. Solo che se lo fa la Lega e il M5s non va bene".
La controreplica: "Non faccio terrorismo" - "Cerchiamo di raffreddare la situazione, ho visto che Di Maio mi accusa di terrorismo o di terrorizzare i mercati: non ha senso. Il mio ruolo come commissario è fare in modo che le regole siano rispettate da tutti", è la controreplica del commissario Moscovici. "Quello che può creare turbolenze - sottolinea - non sono le mie parole, ma quello a cui reagisco. Se l'unico modo per evitare turbolenze di mercato è quello di dire che le regole sono sbagliate, allora non avrebbe alcun senso. Evitiamo le escalation".
Palazzo Chigi: "Attendiamo un dialogo senza pregiudizi" - Al termine della giornata arriva la precisazione di Palazzo Chigi. Sulla manovra, spiegano fonti del governo, "siamo noi stessi ad avere tutto l'interesse a cercare il dialogo e il confronto con le istituzioni europee, senza pregiudizi, convinti della bontà delle nostre ragioni. Dall'Ue ci attendiamo lo stesso atteggiamento scevro da pregiudizi. Il governo è determinato ad andare avanti nella direzione" della Manovra impostata.
Conte: "Con Mattarella proficuo scambio su Manovra e dl immigrazione" - Intanto il premier Giuseppe Conte è salito al Quirinale per un colloquio informale con il Capo dello Stato Sergio Mattarella. "Ho avuto un incontro, come ne ho regolarmente, con il Presidente della Repubblica per un aggiornamento sui contenuti della Manovra economica e sul decreto immigrazione e sicurezza. Si è trattato di un proficuo scambio svoltosi in un clima sereno e costruttivo". Secondo fonti di Palazzo Chigi, Conte ha ribadito la bontà della manovra economica alla quale il governo sta lavorando, spiegando che l'impostazione del Def non è in discussione, incluso il rapporto deficit/Pil al 2,4%.