Il premier ha così commentato il fallimento del referendum sulle trivellazioni in mare
"E' stato sconfitto non chi ha votato, ma chi ha proposto il referendum". Così il premier Matteo Renzi commentando il mancanto raggiungimento del quorum per il referendum sulle trivellazioni in mare. "Ha perso chi ha voluto conta a tutti costi, ho sofferto scelta di non andare a votare", ha quindi aggiunto.
"Buttati via 300 milioni di euro" - "E' stato inutile buttare via 300 milioni di euro per questo referendum, quando la prima cosa che viene chiesta alle Regioni è di abbattere le code per la sanità. Con quella cifra avremmo potuto acquistare 350 nuove carrozze per il trasporto pendolare", ha quindi aggiunto Renzi.
"Sto dove si rischia anche un solo posto di lavoro" - Spiegando la decisione di astenersi dal voto sul referendum, Renzi ha detto: "Sto dove si rischia anche un solo posto lavoro. Levo simbolicamente i calici con loro, con le 11mila persone che avrebbero rischiato il posto di lavoro, per i quali abbiamo lavorato e proposto l'astensione ai cittadini".
"Ha perso chi ha voluto una conta" - "Gli sconfitti - ha quindi sottolineato il premier - sono quei pochissimi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione che ha voluto cavalcare a tutti i costi un referendum per esigenze personali, particolari. Un referendum voluto pervicacemente per esigenze di conta interna da parte di qualcuno".
"Adesso diamoci da fare" - Renzi ha quindi concluso il suo intervento a commento dei risultati del referendum, lanciando un appello. "Voglio lanciare un appello ai cittadini. Comunque abbiate votato, mettiamo la parola fine alle polemiche. Nei prossimi due anni c'è molto da fare. Poi, quando ci saranno le elezioni politiche, ciascuno voterà per chi crede. Ma fino ad allora rimbochiamoci le maniche".