A "Mattino Cinque News"

Ucraina, Tajani: "Su invio militari resto scettico, dovrebbero operare sotto egida Onu"

L'intervento del ministro degli Esteri a "Mattino Cinque News": "La difesa europea è diventata indispensabile"

26 Feb 2025 - 09:50
 © Da video

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Inviare militari italiani ed europei in Ucraina "non è la soluzione migliore". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a "Mattino Cinque News".

"Resto scettico", ha aggiunto il ministro, secondo il quale "se si deve creare una zona neutrale, devono esserci soldati italiani sotto mandato Onu, non della Nato, dell'Unione europea o in generale dell'Occidente" che verrebbero percepiti come nemici dalla Russia. "La soluzione sarebbe avere un'azione delle Nazioni Unite, decisa attraverso il Consiglio di sicurezza, con l'impegno quindi anche della Cina e della Russia", e stabilire "una zona cuscinetto, dove potrebbero anche esserci, in quel caso, militari italiani", ha spiegato il ministro. In questo caso, sottolinea Tajani, questi militari sarebbero "parte, così come accade in Libano, di una missione delle Nazioni Unite, non una missione dell'Occidente schierata contro la Russia".

"Difesa europea indispensabile"

 La difesa europea è "diventata indispensabile" e nel fine settimana ci sarà un vertice a Londra incentrato su questo tema cui parteciperà anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha spiegato Tajani. "L'Europa, che fa parte della Nato, non può pensare di essere difesa sempre solo dagli Stati Uniti, deve provvedere a sè stessa. Noi dobbiamo fare di più per la nostra difesa", ha affermato Tajani. L'Europa "spende male" le sue risorse per la difesa e questo perché ci sono "troppi doppioni". Il vicepresidente del Consiglio ha inoltre sottolineato l'importanza di puntare su "dei bond europei cioè un fondo per favorire la crescita della difesa". "Anche noi italiani dobbiamo fare di più e arrivare almeno al 2 per cento del Pil in spese della difesa, cercando di uscire dal patto di stabilita' per le questioni legate proprio a garantire la nostra sicurezza, che rappresenta una priorità". 

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