Secondo il premier il deficit calerà fino al 2,2%, mentre Bruxelles prevede il 2,5%: "Bisogna ridurre il debito senza manovre recessive"
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"I saldi di finanza pubblica rispetteranno le regole del braccio preventivo". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "La trattativa con Bruxelles vedrà il governo determinato a evitare l'apertura della procedura. Riteniamo probabile che il deficit possa scendere fino al 2,2%, quando la stima della Commissione Ue è del 2,5%. La nostra posizione ci consente di ottenere stime più favorevoli", ha precisato.
"Un esito positivo del dialogo con le istituzioni europee è fondamentale anche per far crescere il peso politico dell'Italia e per rivendicare un 'portfolio' economico importante nella nuova Commissione Ue", ha sottolineato il premier.
"Infrazione dannosa per noi e per l'Ue" - Il governo è "massimamente impegnato ad evitare da qui ai prossimi mesi l'apertura di una procedura di infrazione per deficit eccessivo", ha affermato ancora Conte. "Come ho avuto modo di sottolineare in più occasioni, sono assolutamente fiducioso nella capacità di dialogo tanto del nostro governo quanto della Commissione europea. Una procedura d'infrazione sarebbe estremamente dannosa sia per le prospettive di crescita del nostro Paese che per l'intera Eurozona".
"Ridurre il debito senza manovre recessive" - L'impegno dell'esecutivo è quello di concordare con i partner europei "un percorso credibile di riduzione del debito, nel segno della sostenibilità sociale e senza attuare manovre recessive, che sarebbero in contraddizione con l'agenda di rilancio della crescita adottata sin dallo scorso anno".
Di Maio: "L'Ue non andrà fino in fondo" - Sulla questione è intervenuto anche il vicepremier Luigi Di Maio, affermando: "Non so prevedere il futuro ma non credo che andranno fino in fondo". Il ministro del Lavoro ha poi precisato: "Non credo che l'obiettivo sia andare contro l'Unione europea, ma di abbassare le tasse e migliorare la condizione degli italiani. Per ottenere quell'obiettivo ci vuole dialogo con l'Ue ma anche prese di posizione ferme".
"Dialogo, ma dobbiamo farci rispettare" - Di Maio ha poi ribadito il suo "no" all'ipotesi di manovre restrittive, avvertendo che "non se ne deve neanche parlare. In questo momento lavoriamo alla nuova legge di bilancio e mettiamoci dentro le cose che servono agli italiani". E ancora: "Di sicuro non vogliamo andare contro l'Ue, ci vuole un dialogo, ma è fondamentale farci rispettare. Nessuno si metta in testa di tagliare i servizi ai cittadini italiani. Non lo permetterò".