Il Mit: "Con la Commissione è in corso unafattiva interlocuzione che ha come scopo quello di utilizzare almeglio i fondi europei per le infrastrutture"
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"Non abbiamo commenti sull'analisi costi benefici, ma la Commissione Ue è stata chiara con l'Italia, sono necessari chiarimenti per capire come Roma intenda rispettare l'accordo di finanziamento" sulla Tav. E' l'avvertimento lanciato dalla commissaria ai Trasporti Violeta Bulc dopo l'incontro tecnico di a Bruxelles sull'analisi costi-benefici. Per la Commissione la Tav "resta un progetto importante per l'Italia, la Francia e l'Ue". In una nota, il Ministero della infrastrutture e dei trasporti risponde: "Con la Commissione Ue è in corso una fattiva interlocuzione che ha come scopo quello di utilizzare al meglio i fondi europei per le infrastrutture. Il lavoro che si sta facendo al Mit e la analisi costi benefici sul progetto del Tav Torino-Lione servono a tutti, Ue compresa, per comprendere come impiegare al meglio i soldi dei contribuenti italiani, francesi ed europei".
L'Italia deve parlare innanzitutto con la Francia se ha cambiato idea sulla Tav. È l'invito della Commissione Ue. "La Commissione si aspetta che il progetto della Tav sia portato a termine secondo l'accordo" di finanziamento, ha messo in chiaro la commissaria, ma "se una delle parti ha una posizione ufficiale diversa dovrebbe prima di tutto parlarne con l'altra parte" coinvolta, ossia la Francia.
Ue: "Il progetto resta necessario per unire le regioni" - Per la Commissione Ue la Tav "resta un progetto importante per l'Italia, la Francia e l'Ue" in quanto si tratta di un "progetto transeuropeo necessario per unire le regioni e rafforzare la coesione, è un progetto di solidarietà e unione e che aumenta i mezzi di trasporto sostenibili".
"Non è escluso che l'Italia debba restituire i fondi" - "La Commissione non può escludere di dover chiedere all'Italia di restituire i fondi Cef già erogati per la Tav se questi non possono essere ragionevolmente spesi in linea con le scadenze dell'accordo di finanziamento". E' il monito ribadito dal portavoce della Commissione ai trasporti, ricordando che "dato che la tabella di marcia concordata già ora non è pienamente rispettata, più il tempo passa e più aumenta il rischio che i fondi debbano essere riallocati in futuro" ad altri progetti transeuropei della Cef.
Toninelli: "Meglio utilizzare i soldi per opere di manutenzione diffusa" - A margine di una visita al viadotto Pauleto sulla E45, nella zona di Valsavignone (Arezzo), il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, è tornato sul progetto Tav: "C'è un dibattito all'interno del governo che si potrà finalmente aprire perché sappiamo finalmente che cos'è il Tav. Oggi una commissione indipendente ha fatto un'analisi costi benefici che ci dice che il Tav costa tra i 7 e gli 8 miliardi in più rispetto ai benefici che produce, e da lì partiamo. Sto facendo molti sopralluoghi in giro per l'Italia e vedo tanti ponti, viadotti, gallerie e strade ammalorate che isolano comunità. In tutta sincerità dico che quegli 8,1 miliardi di soldi italiani, e nessuno mi può contestare questa cifra, io li spenderei meglio in migliaia di piccole e capillari opere di manutenzione diffuse su tutto il territorio nazionale".
Per Toninelli, "è meglio usare questi 8 miliardi per fare un buco in una montagna di cui vedremo probabilmente la fine tra 20 anni e i benefici tra 50, o metterli immediatamente per opere" di manutenzione?". "Il governo può decidere di fare dei cambi nelle voci di bilancio - ha osservato ancora -. Sono soldi già stanziati dai contribuenti italiani che possono essere destinati ad altro. Questo governo appena arrivato ha visto una tragedia come quella di Genova, che vede le procure chiudere i ponti, e Province che non hanno un centesimo in cassa per la manutenzione delle strade, io penso che si debba pensare due volte a come utilizzare questi soldi".