Il presidente del Consiglio ha ribadito i concetti espressi al vertice di Bratislava. Al centro della contesa le regole europee
"Va bene l'attenzione alle regole, e noi le rispettiamo, ma possiamo dire che queste non funzionano e lavorare per cambiarle. Noi non possiamo fare la foglia di fico ai problemi degli altri: io non sono fico e non sono foglia; noi non vogliamo far finta di nulla". Lo ha detto Matteo Renzi dopo lo strappo di Bratislava con Merkel e Hollande precisando: "L'Italia vuole più Europa, ma vuole un'Europa diversa e su questo si fa sentire".
Così il presidente del Consiglio, al ritorno dal vertice Ue di Bratislava. Renzi, reduce da una controversia con il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha poi precisato, in un'intervista al canale toscano Rtv38: "Io sono tranquillo, non ho litigato, non ho buttato il cappello per aria né scompigliato niente. Ma visto che ci siamo presi l'impegno del vertice di Roma nel marzo del 2017, io davanti ai miei connazionali la figuraccia non la faccio. O portano risultati concreti o amici come prima".
La polemica era sorta dopo l'accusa, rivolta alla Germania, di "non rispetta le regole sul surplus commerciale" né gli accordi sulla ripartizione dei migranti. "La soluzione individuata al vertice di Malta è rimasta lettera morta", aveva ribadito Renzi in chiusura d'incontro. "Non è che si può pensare che risolto il problema della Turchia si è risolto tutto. Sui migranti vogliamo vedere i fatti".
Diversità di vedute anche sulle politiche economiche da adottare. "Abbiamo bisogno di tornare a crescere come Paese, ma è l'Europa che deve tornare a crescere, abbandonando la politica dell'austerity".
Bratislava si era chiusa così con il rifiuto da parte del premier italiano di partecipare a una conferenza stampa congiunta coi rappresentati degli altri due grandi paesi europei. "Non posso fare una conferenza stampa congiunta con Merkel e Hollande" - aveva dichiarato - "se non condivido le loro conclusioni su economia e immigrazione. Non è polemica, l'Italia non la pensa allo stesso modo degli altri".