E sulla guerra in Ucraina, il ministro dice: "È chiaro che il nostro obiettivo è raggiungere la pace, ma non può esserci pace senza giustizia, dunque senza indipendenza di Kiev"
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"Investiremo sempre di più sulle istituzioni comunitarie. Una delle mie prime decisioni è stata quella di aumentare il numero dei diplomatici nella nostra Rappresentanza presso la Ue: dobbiamo contare di più in quella sede. E sarà un aumento importante, che ci porterà più in linea con il peso, anche del personale, che hanno Germania e Francia. Rafforzare e sostenere la nostra presenza a Bruxelles, dove già abbiamo delle eccellenze, sarà una delle nostre priorità". Così il ministro degli esteri, Antonio Tajani, intervistato dal Corriere della Sera.
"Non può esserci pace senza giustizia" - "È chiaro che il nostro obiettivo è raggiungere la pace, ma non può esserci pace senza giustizia, dunque senza indipendenza di Kiev", dice poi Tajani parlando della guerra in Ucraina. "È la difesa dei valori in cui crediamo, che ha un costo anche economico, come stiamo sperimentando, ma bisogna sempre partire da un dato - aggiunge - c'è un invasore e una parte che ha subito un'aggressione. Sicuramente, quando sarà il tempo, saremo chiamati a un ruolo non secondario, compreso il processo di ricostruzione dell'Ucraina, che prima o poi arriverà".
La "nostra posizione è sempre stata chiara, in tutte le sedi istituzionali, anche al Parlamento europeo, dove tutti, compreso Berlusconi, abbiamo votato testi molto duri contro l'invasione - ricorda il ministro -. La Russia è un Paese che si è volontariamente allontanato dall'Occidente, ma questo non significa che non si debba lavorare per la pace". Tutte le scelte, "nostre di Forza Italia, così come quelle della Lega e del partito della Meloni sono inequivocabili, schierate insieme alla Ue e agli Stati Uniti, a favore dell'Ucraina". Sull'accordo disdetto da Putin sul grano, Tajani non ha dubbi: "Significa togliere cibo a milioni di persone in povertà, anche questo significa macchiarsi di gravi azioni contro l'umanità".
I prossimi passi in avanti nei Trattati della Ue dovrebbero essere per "rafforzare la democrazia delle istituzioni, dando il potere di iniziativa legislativa al Parlamento europeo. Poi arrivare a una vera Difesa comune", sottolinea poi Tajani.