Il vicepremier e ministro degli Esteri: "Noi siamo per il secondo mandato di Ursula von der Leyen. All'Italia un commissario di peso che sia vicepresidente"
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Dopo le elezioni europee, il vicepremier Antonio Tajani fa il punto in vista delle nomine: "Giorgia Meloni guida un governo con tre forze che la pensano diversamente. Noi di Forza Italia siamo per il secondo mandato di Ursula von der Leyen, poi sarà lei a trovare una sintesi che rappresenti anche le nostre idee". In Parlamento in teoria ci sono i numeri per confermare il presidente uscente, "ma bisogna allargare la maggioranza ai Conservatori e non ai Verdi", precisa il ministro degli Esteri.
In una lunga intervista a La Stampa, Tajani conferma che "le elezioni hanno parlato chiaro: sull'ambiente serve una terza via, che non sia negazionista, ma nemmeno estremista come quella di Greta Thumberg e Franz Timmermans. E quindi non ci si può alleare con i Verdi. Giovedì al summit del partito porterò questa posizione e spero che passi". Di certo, secondo il vicepremier, dopo l'ultima tornata elettorale all'Italia dovrebbe spettare "un commissario di peso che sia anche vicepresidente Ue".
Occhi puntati anche sulla situazione politica oltralpe: "Le elezioni in Francia formalmente non cambieranno le cose, il presidente resterà Macron - spiega il segretario di Forza Italia -. Certo, politicamente avranno un peso". "L'estrema destra un pericolo? Non faccio pronostici, ma auspico che prevalgano le forze europeiste. La Le Pen ha fatto bene a cacciare i tedeschi di Afd, ma le sue idee sulla Nato e sull'Unione europea restano lontanissime dalle mie. Sono inconciliabili".
Spazio quindi alla politica interna e in particolare all'approvazione della legge sull'autonomia differenziata e sulla posizione di Forza Italia a riguardo: "C'è un'esigenza di rassicurare. Io capisco benissimo le preoccupazioni del Sud, ma Forza Italia, prima al Senato e poi con gli ordini del giorno approvati alla Camera, è già intervenuta per migliorare la legge. Noi avevamo lasciato una sorta di libertà di coscienza su questo tema. L'indicazione del partito era di votare sì, alcuni hanno deciso di non votare. Ma i numeri per approvare il ddl c'erano in ogni caso".
"Sono emerse preoccupazioni che io comprendo benissimo e alle quali voglio rispondere proponendo al prossimo Consiglio nazionale l'istituzione di un osservatorio sulle Regioni, formato dai capigruppo, i presidenti di Regione e la ministra Maria Elisabetta Casellati che dovrà monitorare il percorso della legge e controllare che i nostri ordini del giorno votati in Parlamento siano applicati. Vogliamo vigilare non perché non ci fidiamo, ma per fugare le preoccupazioni e mostrare che l'applicazione dell'autonomia differenziata è un percorso lungo. Forza Italia deve essere garante che vengano tutelati l'unità nazionale e gli interessi di tutti i cittadini. Il risultato elettorale mostra che siamo un partito equilibrato da un punto di vista territoriale".