A TGCOM24

Umberto Bossi a Tgcom24: il referendum della Lombardia serve per togliere soldi a Roma

L'ex segretario ha poi aggiunto: "Si troverà l'accordo con Berlusconi, a lui devo molto". E sulla Lega specifica: "La mia porta ancora la canottiera"

08 Set 2017 - 20:35
 © ansa

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"Il referendum della Regione Lombardia serve per togliere soldi a Roma". Umberto Bossi lo afferma a Tgcom24 nell'intervista andata in onda a "Fatti e misfatti" e a "Checkpoint". L'ex segretario della Lega Nord ha poi spiegato che la "sua" Lega Nord, è quella che porta ancora la canottiera, quella dura e pura insomma. E sul futuro il Senatur si dice convinto che un centrodestra unito alle prossime elezioni è ancora possibile: "Si troverà un accordo con Berlusconi, a lui devo molto".

Il leghista spiega le sue posizioni. "I residenti in Lombardia si rendono conto che non possiamo più dare a Roma 57 miliardi di residuo fiscale ogni anno. L'anno scorso è avvenuto un disastro: c'è stata la chiusura di 100mila aziende. La Lombardia non riesce più a dare i soldi che dava prima a Roma. Bisogna trattare di nuovo. E per ritrattare questa cifra ingente bisogna che passi il 'Si'' al referendum. Se i residenti decidono che la Lombardia deve prima curare il problema molto grave della deindustrializzazione, evidentemente Maroni ha le carte in regola per ritrattare la cifra di residuo fiscale".

Il futuro e Berlusconi - "Si troverà l'accordo con Berlusconi, a lui devo molto - prosegue Bossi ai microfoni di Tgcom24 - Quando ho fatto il federalismo fiscale, Berlusconi ci ha dato i voti, e ce ne ha dati cosi' tanti che Napolitano poi ha mandato via sia lui che noi, perche' era per uno stato centralista, che pero' e' fallito l'anno scorso con 100mila aziende che hanno chiuso".
 

Quanto alla Lega di oggi, Bossi osserva che "tutta l'Italia sa da dove viene la Lega: sarebbe una scelta inutile e non accettata quella di togliere la parola "Nord" dal nostro simbolo. Si puo' allargare il consenso nazionale senza modificare il simbolo. All'inizio la gente era motivata, forte e convinta delle battaglie, adesso un po' meno. Però la canottiera c'è sempre: la mia Lega è sempre in canottiera".

 

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