IL DDL CIRINNA'

Unioni civili, i lavori riprendono martedì Tensioni, Giovanardi: "Baci gay in Aula"

"Due uomini si sono baciati nella tribuna del Senato", dichiara il parlamentare. Ma il diretto interessato scrive su Facebook: "Non ci siamo baciati davvero" Il cardinale Bagnasco: "Voto segreto"

11 Feb 2016 - 19:58

      
   
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Il Senato ha concluso l'illustrazione degli emendamenti all'articolo 1 del ddl Cirinnà sulle unioni civili. I lavori riprenderanno martedì 16 febbraio. Non sono mancati attimi di tensione. Maurizio Gasparri (Forza Italia) ha accusato Sergio Lo Giudice (Pd) di aver "comprato" il proprio figlio mentre Carlo Giovanardi ha denunciato: "Due uomini si stanno baciando nella tribuna ospiti del Senato. Nessuno venga qui a provocare".

Unioni civili, i lavori riprendono martedì Tensioni, Giovanardi: "Baci gay in Aula"

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© ansa  | Due uomini, secondo Giovanardi, si sono baciati sulle tribune del Senato.  Andrea Maccarone (a destra) scrive su Facebook: "Non ci siamo baciati davvero"
© ansa  | Due uomini, secondo Giovanardi, si sono baciati sulle tribune del Senato.  Andrea Maccarone (a destra) scrive su Facebook: "Non ci siamo baciati davvero"
© ansa  | Due uomini, secondo Giovanardi, si sono baciati sulle tribune del Senato.  Andrea Maccarone (a destra) scrive su Facebook: "Non ci siamo baciati davvero"

© ansa | Due uomini, secondo Giovanardi, si sono baciati sulle tribune del Senato. Andrea Maccarone (a destra) scrive su Facebook: "Non ci siamo baciati davvero"

© ansa | Due uomini, secondo Giovanardi, si sono baciati sulle tribune del Senato. Andrea Maccarone (a destra) scrive su Facebook: "Non ci siamo baciati davvero"

"Chi ha paura di un bacio?" - Pronta la replica, su Facebook, di uno dei due protagonisti, l'attivista Lgbt Andrea Maccarrone: "Giovanardi si sarà commosso per il mio sguardo di sfida, o forse non apprezza la mia modesta collana o la giacca colorata, o forse la sua è solo invidia e ormai sogna baci tra uomini ovunque - scrive il giovane catanese -. Ma, purtroppo, non ci siamo baciati davvero! Oltretutto, chi ha paura di un bacio?".

I bambini "comprati": lo scontro tra Gasparri e Lo Giudice - Lo scontro tra Gasparri e Lo Giudice è iniziato quando il senatore di Forza Italia ha detto in Aula: "Questo provvedimento io lo chiamo disegno di legge Lo Giudice (non Cirinnà), visto che stiamo facendo tutto questo, in particolare con l'articolo 5, perché serve a Lo Giudice, contro il quale si esprimerebbero non solo molti colleghi del Pd ma anche il presidente Napolitano. Ho letto un articolo di Belpietro che trascrive una conversazione televisiva tra lui e Lo Giudice, che non ha risposto sul costo dell'acquisto del famoso bambino comprato".

Frase che ha scatenato la reazione dai banchi del Pd e dallo stesso Lo Giudice che, rivolto a Gasparri, ha gridato: "Non ti permettere!". Ma il senatore azzurro ha continuato: "La legge per comprare i bambini non si può fare".

Il battibecco è continuato finchè il presidente di turno, Roberto Calderoli, è intervenuto per chiedere a tutti di abbassare i toni: "Lo spettacolo che stiamo dando è una cosa veramente di bassissimo livello", ha detto.

Gasparri: "Chi è con Lo Giudice è per utero in affitto" - "Finalmente vengono allo scoperto: chi solidarizza con Lo Giudice difende l'utero in affitto". Lo ha affermato il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha aggiunto: "Renzi, la Finocchiaro, tutto il Pd in questi giorni ha condannato questa pratica. Oggi invece si scopre che questo è il vero obiettivo della legge Lo Giudice".

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