Il ministro alla Conferenza dei rettori dopo il caso dell'università di Torino: "Massima libertà di espressione e di pensiero, saranno loro a stabilire quando chiedere l'intervento delle forze dell'ordine"
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In seguito al no dell'università di Torino al bando ministeriale per la cooperazione con Israele e alle contestazioni alla Sapienza di Roma e alla Federico II di Napoli, il ministro Anna Maria Bernini, dopo aver partecipato alla Conferenza dei rettori, dice: "La riunione è andata molto bene. L'unico limite è la violenza. Massima libertà di espressione e di pensiero con il limite, ripeto, della violenza. A quel punto saranno i rettori, che hanno ringraziato le forze dell'ordine, a stabilire quando e dove chiederne l'intervento. Ho chiesto loro di continuare a incontrarci e non ci sono state lamentele, stiamo cercando gli strumenti. Non abbiamo parlato delle collaborazioni con Israele quanto di dare voce a tutti".
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La Conferenza, si legge in una nota, "ribadisce che la violenza contraddice l'essenza stessa dell'università, sede naturale del pensiero critico, e rinnova la propria ferma condanna per qualunque atto teso a silenziare con la prevaricazione l'opinione altrui".
E, dopo l'incontro con il ministro, i vertici della Conferenza confermano "l'impegno ad adottare buone pratiche orientate alla preservazione del diritto di esprimere qualunque opinione all'interno degli spazi universitari, nel rispetto del confronto culturale, del vivere civile e dei valori fondanti della Costituzione della Repubblica".