Bonelli chiude (con rammarico) al M5s: "L'unica alleanza efficace per contrastare la destra è quella con i dem". Di Maio attacca Calenda: "Sta disgregando la coalizione"
Nella campagna elettorale per le elezioni del 25 settembre continua a tenere banco l'accordo tra Letta e Calenda. Il leader di Azione, dopo un nuovo incontro con il segretario dem, ai giornalisti che gli hanno chiesto "se l'intesa con i dem regge" ha risposto: "Non ho niente da dire". Fonti del Nazareno fanno sapere che il Pd vuole "confermare l'accordo con Azione e +Europa" e, allo stesso tempo, continuare a "lavorare per una colazione più larga e plurale", per cui il segretario Letta incontrerà nuovamente Bonelli e Fratoianni. Di Maio attacca: "Calenda sta disgregando la coalizione ancora prima che si formi, ha difficoltà a spiegare ai suoi elettori di essersi schierato col centrosinistra". I Verdi, intanto, chiudono (con rammarico) al M5s: "L'unica alleanza efficace per contrastare la destra è quella col Pd". Nel Centrodestra la Meloni a Fox News: io prima donna premier in Italia? Per me sarebbe un onore.
"Ci aspettiamo pari dignità e rispetto dentro la coalizione, non accetteremo altri attacchi e discriminazioni da parte di nessuno. Serve una coalizione unita e larga e lavoreremo in maniera costruttiva, ma non deve venir meno il rispetto". Lo ha detto Luigi Di Maio, capo politico di Impegno Civico.
Dopo una riunione, la segreteria di Sinistra Italiana ha deciso, sulla base dello statuto, che verrà dato modo ai propri tesserati di esprimersi sull’alleanza con il Pd e centristi, anche in caso di avvenuto accordo.
Si è da poco concluso un incontro tra il segretario del Pd Enrico Letta, Luigi Di Maio e Bruno Tabacci. Lo si apprende in ambienti parlamentari.
"Io con questa gente non ci posso stare, noi non stiamo dentro questa coalizione perché discutono di tutto tranne che dei problemi degli italiani. Io spero sia apprezzato che mentre le coalizioni stanno facendo una figura barbina c'è chi come noi ha il coraggio di fare affidamento sulle proprie idee lanciando una campagna elettorale in positivo. Loro chiacchierano di sistemazioni personali, poltrone, noi cerchiamo di parlare dei problemi dell'Italia". Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi al Tg4 spiegando che con le "nostre proposte metteremo anche una pezza sugli errori del centrosinistra".
In serata il segretario del Pd, Enrico Letta, incontrerà il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, e il co-portavoce di Europa verde, Angelo Bonelli. "L'intenzione - fanno sapere fonti del Nazareno - è chiudere entro domani tutto il quadro. Il tempo sta scadendo".
"Noi continuiamo a lavorare per una coalizione più larga e plurale. Vogliamo confermare l'accordo con Azione e Più Europa". E' quanto fanno filtrare fonti del Nazareno.
"La Direzione nazionale ritiene, come già deciso dal Consiglio federale nazionale del 25 luglio, che l'unica alleanza che possa contrastare efficacemente la destra estrema in Italia sia quella, pur con tutte le differenze che sono note, di un fronte democratico a partire dal Pd. Per questo motivo la Direzione nazionale ritiene non percorribile un'alleanza con il M5s esprimendo, nel contempo, rammarico per il non raggiungimento di un accordo tecnico più ampio che includesse anche il M5s". E' quanto scritto nel documento approvato dalla Direzione nazionale di Europa Verde-Verdi, che si è riunita questo pomeriggio.
Nuovo faccia a faccia tra il segretario Pd Enrico Letta e il leader di Azione Carlo Calenda. All'incontro ha partecipato anche il segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova.
L'accordo con il Pd regge? "Non ho veramente niente da dire". Così il leader di Azione, Carlo Calenda, al termine dell'incontro con il segretario dem Enrico Letta.
Matteo Renzi lavora a un accordo elettorale con Federico Pizzarotti e la sua squadra di sindaci. I contatti, con l'ex sindaco di Parma e con altri primi cittadini "liberali e moderati", sono in corso e la trattativa "è molto avanti". Il leader di Iv, viene riferito da chi ci ha parlato, è "rinfrancato dagli ultimi dati e punta a superare il 5%".
"I sondaggi dicono che nelle prossime elezioni FdI, che è in testa, potrebbe vincere con la coalizione di centrodestra. In base alle regole che ci siamo dati, il primo partito può esprimere il premier. Io sono il leader di quel partito. Poi vediamo. Potrei essere la prima donna a guidare il governo nella storia d'Italia. Sarebbe per me un grande onore come lo è stato essere la prima donna a guidare un partito europeo, l'Ecr". Lo dice la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in un'intervista a Fox News.
Altra puntata dello scontro tra Carlo Calenda e gli esponenti di Sinistra Italia ed Europa Verde. Stavolta il leader di Azione va a ripescare una dichiarazione di Angelo Bonelli di due giorni fa, con il leader dei Verdi che a La7 diceva: "C'è un problema molto serio, Calenda non può essere trattato come il bambino capriccioso che urla e siccome urla la mamma e il papà che l'hanno viziato gli danno tutto. Il bambino va educato, per il bene del bambino, se sei viziato poi cresci male. La nostra funzione è pedagogica in questo momento". Postando il link al servizio, Calenda si rivolge direttamente ad Enrico Letta, taggandolo in un tweet: "Vorrei capire se si può pensare di lavorare insieme così Enrico. Boh".
Nel programma del centrodestra ci sarà la posizione sullo scenario internazionale. Per Fratelli d'Italia è "un elemento dirimente, particolarmente importante in questa fase, in cui non possiamo consentire che l'Italia possa tentennare", ha affermato la leader Giorgia Meloni. "È fondamentale per la nostra nazione dimostrare serietà e lealtà. Anche per poter meglio rivendicare i suoi interessi nello scacchiere internazionale, su una presenza diversa e maggiore nel Mediterraneo, sulle compensazioni legate alle sanzioni. La base per difendere il proprio interesse nazionale è dimostrarsi credibili".
"La tensione di queste ore nasce dalla constatazione che di fronte ai continui attacchi personali di Bonelli e Fratoianni, alla continua messa in dubbio dell'agenda Draghi e al voto contrario all'allargamento della Nato di Fratoianni, il Pd non ha preso posizione". E' quanto viene spiegato da fonti di Azione.
"Il quadro di possibile accordo elettorale fra Alternativa e Italexit è sciolto. Laddove c'era un consenso di fondo su una serie di importanti nomi da presentare come candidati, nella composizione in dettaglio delle liste presentata da Italexit abbiamo riscontrato la presenza - anche in ruoli di capolista - di candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista". È quanto si legge in una nota di Alternativa.
"Mi permetto di suggerire a tutti coloro che non vogliono regalare il Paese alla destra di smetterla con critiche, fatwe e attacchi reciproci". Lo dichiara Bruno Tabacci, leader di Impegno Civico-Centro Democratico chiedendo "senso di responsabilità da parte di tutte le forze del centrosinistra". Una coalizione, spiega, non si regge se "alcuni decidono da soli chi può farne parte e chi no e a quali condizioni. Non possono esserci alleati di serie A e serie B. In una coalizione tutte le forze devono avere pari dignità e rispetto reciproco, altrimenti molto semplicemente non c'è la coalizione".
"Io al Viminale? La mia ambizione è coordinare il tavolo dei ministri. Poi un occhio particolare alla sicurezza lo darei". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti nel corso dell'incontro con la stampa a Lampedusa.
Martedì 16 agosto è la data su cui si sta ragionando per tenere le parlamentarie del Movimento 5 stelle. Lo confermano più fonti all'interno del M5s. A quanto si apprende, una decisione definitiva non è ancora stata presa su quando effettuare la consultazione online degli iscritti sulle autocandidature che potranno essere presentate dalle 14 di oggi fino alle 14 di lunedì 8 agosto.
"Dopo essere partito dal grande centro, Calenda è diventato un gregario della coalizione di centrosinistra. Di conseguenza, capisco le sue difficoltà a spiegare, anche ai nuovi arrivati del suo partito e al suo elettorato, che alla fine si candida nel centrosinistra. Sorprende, pero', che alla fine proprio Calenda - che si innalza a paladino dell'anti-grillismo - nelle sue dichiarazioni e nei suoi tweet sia diventato il più estremista di tutti".
"Calenda ha scelto di fare una cosa che butta via una grande opportunità: il polo riformista al 10%. Poteva fare un'altra cosa ma ha scelto di stare con il Pd e con Fratoianni, io non lo attaccherò mai sul piano personale". Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
"L'agenda Draghi non esiste. Lo ha detto Draghi stesso. Povero Calenda, deve correre in cartoleria a comprarsene un'altra". Lo ha detto Nicola Fratoianni. "Noi intanto lavoriamo per un'Italia più giusta e più verde", ha aggiunto il segretario di Sinistra italiana.
Con Nicola Fratoianni che dice che "l'agenda Draghi non esiste", per Carlo Calenda si è "fatta chiarezza: a queste condizioni per quanto ci concerne non c'è spazio per loro nella coalizione". In un tweet il leader di Azione riprende l'ultima dichiarazione di Fratoianni sull'agenda Draghi e scrive: "Direi che abbiamo raggiunto un punto di chiarezza. Mi pare del tutto evidente che c'è una scelta netta da fare per il Pd che ha siglato un patto chiaro con noi che dice l'opposto".
"I signori della sinistra hanno sempre in mente una patrimoniale. Noi non accetteremo mai una patrimoniale e nemmeno tasse sulle case o sui risparmi o sulle successioni. Introdurremo una flat tax al 23% per rimettere in moto l'economia e l'occupazione". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "Un nuovo miracolo italiano non è uno slogan, questo è il Paese che amo e io mi sento la responsabilità di stare ancora in campo", ha concluso.
"Per ora non ho impressioni buone, vedo una brutta campagna elettorale nella quale solo noi stiamo parlando delle cose da fare" mentre "la sinistra chiama a raccolta le forze più diverse e contraddittorie contro di noi, con una squadra contraddittoria che non può decidere nulla di concreto ma solo insultare, calunniare, demonizzare gli avversari". Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi a Radio Montecarlo. "Se dovessero vincere le elezioni finirebbero come il governo Prodi che cadde presto per le sue contraddizioni interne", ha aggiunto.
"Per le elezioni? Caro Silvio, no grazie". Matteo Renzi risponde al presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. "Non partecipiamo al Centrodestra - ha aggiunto - perché c'è chi ha sempre votato contro Mario Draghi. Siamo stati e saremo dalla parte di Draghi. Ho ascoltato ieri Berlusconi, l'ho ascoltato con piacere. Lo ringrazio per avermi detto che sono intelligente". "Ho grande rispetto per lui - ha proseguito Renzi -. Anzi, lo dico: bisognare avere il coraggio di non attaccare gli avversari. Il M5S l'ha fatto troppo spesso in questi anni".
"L'alleanza è improbabile, in questo momento, per adesso io resto anche con il 5%". Lo dice in una intervista a Repubblica Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle che assicura: "Senza spocchia: saremo la sorpresa di queste elezioni". Tornando a una ipotetica alleanza con il Pd, Conte spiega che i dem "si sono messi in un calderone e non so cosa ne possa uscire. I nostri programmi invece sono chiari. Con tre pilastri: la giustizia sociale, dal reddito di cittadinanza al salario minimo. La transizione energetica: no termovalorizzatori. E la transizione digitale. Il voto al Pd rischia di essere sprecato. C'è un cartello che va da Gelmini a Calenda e arriva fino a Speranza e immagino Fratoianni".