Il segretario Dem in una lettera a "Repubblica": "Cresce uno spirito polemico contro di noi e contro la scelta del Sì". Sul voto per rinnovare governatori e consigli: "Sosterremo i candidati che hanno più possibilità di vincere"
In queste settimane "è cresciuta una critica molto forte e anche pretestuosa sulle difficoltà di trovare un equilibrio nei rapporti tra il Pd, i 5Stelle e Italia Viva, nel governo del Paese". Un esecutivo che invece "abbiamo fatto bene" a formare: "perché nel corso di quest'anno siamo riusciti a salvare la Repubblica da pericolose avventure e da un inesorabile declino". Lo scrive Nicola Zingaretti, segretario del Pd in una lettera a La Repubblica.
"Abbiamo gestito bene l'emergenza del Covid - ricorda - c'è stato un ricollocamento strategico dell'Italia nei rapporti con l'Europa e guidiamo con successo un processo di rinnovamento. Siamo alla vigilia del più grande piano di investimenti degli ultimi cinquant' anni che davvero può aprire inedite prospettive e un nuovo modello di sviluppo per il nostro Paese".
Nei tanti pronunciamenti per il No al referendum, secondo Zingaretti c'è la preoccupazione, condivisa anche dal Pd, di chi teme che procedere con atti isolati possa squilibrare il funzionamento delle istituzioni e della democrazia. Tuttavia, cresce "uno spirito polemico contro il Pd e contro la scelta del Sì" dietro cui ci sarebbe "un'insofferenza verso il governo, la maggioranza e il lavoro svolto". Tutto ciò "è assolutamente legittimo - aggiunge - ma sarebbe meglio che chi lo pensa avesse il coraggio di dirlo, assumendosi la responsabilità delle successive conseguenze".
Se si vuole indebolire il Pd e il governo "si chieda apertamente la fine di questa esperienza. Si dica che si preferiscono le elezioni politiche con questa legge elettorale o il ritorno ad ipotesi di un governo di tutti che inevitabilmente umilierebbero ancora una volta la politica".
Per il governatore del Lazio, "non è più possibile sopportare l'ipocrisia di chi agisce per destabilizzare il quadro politico attuale". Il Pd, nella lotta contro il centrodestra, alle Regionali "sosterrà dei candidati che hanno più possibilità di vincere", "appellandoci - prosegue - ad un voto utile che non sprechi le energie democratiche, costruendo le condizioni più unitarie possibili per la scelta del Sì al referendum, occasione per rilanciare un processo di riforme".