Online la raccolta firme per dire no alla campionessa ministra. In prima linea la calciatrice Panìco: "Non ha mai difeso le donne"
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Il premier Matteo Renzi pare abbia la tentazione di dare la poltrona del ministero dello Sport a Valentina Vazzali, almeno secondo i rumors delle ultime settimane. Per ora solo indiscrezioni, certo, ma nel dubbio è subito partita una petizione online (su Charge.org) che si oppone a tale ipotesi con l'hashtag #valentinanograzie. Finora le firme raccolte sono 25mila, ma il dato che colpisce di più è che la promotrice della protesta sia proprio un'atleta, Patrizia Panìco, il capitano della nostra nazionale di calcio.
E l'attacco della calciatrice è diretto: "Non mi sembra di ricordare mai un suo intervento a sostegno delle nostre battaglie contro le discriminazioni"scrive Patrizia. Che poi non esita a ricordare il celebre siparietto dell'ex campionessa con Berlusconi, in studio da Bruno Vespa, quando Valentina scherzando disse: "Da Lei, Presidente, mi farei “toccare”...". Una caduta di stile, insomma, secondo la Panìco, che discrimina ancora di più le donne.
Nono solo. Anche quando a maggio scorso l'allora presidente della Lega Dilettanti, Felice Belloli (oggi sospeso) mancò di rispetto con volgarità alle atlete del calcio femminile ("Basta dare soldi a quattro lesbiche", lo sentirono dire), la Vezzali, ricorda patrizia, non prese posizione a differenza di altre sportive famose "come Federica Pellegrini e Josefa Idem". Accuse che la Vezzali, l'atleta azzurra più medagliata di tutti i tempi, rispedisce al mittente: "Non è vero: basta cliccare sulla mia pagina Facebook per trovare ciò che dichiarai. Ma mi sono anche battuta per le ragazze del rugby, discriminate economicamente rispetto ai maschi. E poi per difendere la maternità delle atlete e il loro diritto ad avere una pensione. Tutto sta agli atti".
Ecco, gli atti appunto. Diciamo che in quanto ad attività parlamentare la nostra Vezzali, eletta calla Camera dei deputati nel 2013 con Scelta Civica, non eccelle come nello sport. Di certo avrà altri impegni ma, per avere un'idea, i documenti nell'archivio della Camera che portano il suo nome sono 465 contro gli oltre duemila di deputate (come media) elette nella sua stessa legislatura... Insomma, petizione a parte, l'auspicio è che nel caso diventi ministro dello Sport, la sua attività sia più prolifera.