Il presidente del Senato spiega che dalla sua risposta alle "pretestuose critiche contro Meloni" per le Fosse Ardeatine, è nata una polemica più ampia. Anpi: "Dovrebbe dimettersi"
Ignazio La Russa ha chiesto scusa a chi si è sentito offeso dalle sue parole in merito all'azione partigiana di via Rasella . "Spiace sinceramente - ha detto il presidente del Senato - che, a seguito delle mie poche parole in risposta a una domanda sulle pretestuose critiche a Giorgia Meloni alle celebrazioni per l'Eccidio delle Fosse Ardeatine , sia nata una polemica più ampia di quella che volevo chiudere . Non ho difficoltà a precisare che ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio". Niente invito per il presidente del Senato per la manifestazione del 25 Aprile. E l'Anpi ha chiesto le sue dimissioni.
In una nota il presidente La Russa ha premesso: "Spiace sinceramente che nell'ambito di una lunga intervista rilasciata a Libero, a seguito delle mie poche parole in risposta a una precisa domanda sulle pretestuose critiche indirizzate a Giorgia Meloni in occasione delle celebrazioni per l 'eccidio delle Fosse Ardeatine - a cui ho voluto più volte partecipare con profondo sdegno e commozione - sia nata una polemica più ampia di quella che chiude". E ha proseguito: "Quel che è certo, è che proprio per evitare polemiche, mi sono volutamente astenuto nel dire che sull'azione partigiana di via Rasella molti, anche di sinistra, sono stati assai critici. Mi sono limitato a dire: 'non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana".
"Ignazio La Russa dovrebbe avere lui la coscienza delle dimissioni da presidente del Senato dopo le sue parole su via Rasella perché è palesemente inadeguato al ruolo che ricopre". Così il presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo ha risposto alla domanda di Radio Popolare sulla possibile richiesta di sue dimissioni da parte dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani.
Per Elly Schlein "non bastano le scuse" di La Russa, "perché quotidianamente sentiamo affermazioni gravissime da persone che ricoprono cariche importanti". "Ieri non solo sono arrivato su via Rasella con l'intento di riscrivere la storia: ma abbiamo sentito parlare di donne come forni, frigoriferi, che sono anche modi per evitare le domande che le opposizioni stanno facendo", ha aggiunto la segretaria del Pd .