Il governatore della Campania inveisce contro Valeria Ciarambino. Scoppia la polemica e alla fine arrivano le scuse
Vincenzo De Luca ci ricasca: il governatore della Regione Campania finisce nella bufera per l'ennesima invettiva scagliata contro un rivale politico. Stavolta, il bersaglio del suo "chiattona" è la consigliera M5s Valeria Ciarambino. "C'è una signora che disturba anche quando sta a cento metri di distanza, questa chiattona". Dopo Rosy Bindi e Virginia Raggi è la volta della capogruppo pentastellato al Consiglio regionale campano di finire sulla bocca di De Luca e in un video che fa il giro dei social network. Alla fine, via Twitter, arrivano le scuse.
La vicenda Tutto accade alla fine di una seduta del consiglio regionale della Campania - molto movimentata - chiamata ad approvare il collegato alla Legge di Stabilità 2017, al termine della quale De Luca si è fermato con la stampa. Poco distante, fuori dall'aula del parlamentino campano, Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, stava registrando un video, parlando a voce molto alta. Ed è mentre i due esponenti politici rilasciavano le loro dichiarazioni che De Luca ha pronunciato parole che hanno subito scatenato le reazioni di indignazione. "Non ho fatto nomi, non ho fatto nomi - dice subito dopo l'uscita contro la rivale politica. - Stavo parlando di miei amici che stanno passando lì".
Le reazioni E' subito polemica. Fanno fronte comune gli M5s. Il leader del movimento Beppe Grillo twitta: "Questa è la classe dirigente del Pd. Forza Valeria". Mentre il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, sempre sul sito di microblogging, dice: "Che De Luca fosse un cafone lo sapevamo, ma ha oltrepassato il limite. Questa è la classe dirigente Pd. Forza Valeria, sei una roccia". Anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, interviene sulla vicenda e afferma: "De Luca chieda immediatamente scusa perché è un'offesa gratuita che non ha nulla a che vedere con la politica". "E' un po' nervoso - aggiunge - anche perché rarissimamente è accaduto che un bilancio regionale fosse impugnato dal governo, segno che ci deve essere qualcosa di grave". Non tarda ad arrivare anche la reazione degli altri consiglieri M5s del gruppo regionale che parlano di "epiteto volgare". "Un episodio vergognoso che non ci meraviglia - sostengono - quando si tratta di un personaggio squalificato come De Luca". Per loro, le parole del governatore sono "il segno del loro nervosismo e della difficoltà in cui si trovano davanti all'azione politica del Movimento 5 Stelle".
Le scuse di De Luca "Manderò alla Ciarambino un mazzo di fiori. Sperando che la prossima volta lasci parlare chi a 50 metri da lei sta facendo un'intervista, senza coprirci con le sue grida". Così su Twitter il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo le polemiche per la definizione di "chiattona" ritenuta attribuita a Valeria Ciarambino, capogruppo M5s alla Regione.
I precedenti Già in passato De Luca si era trovato nel fuoco delle polemiche per alcune sue dichiarazioni. Celebre la lite con Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia, in occasione delle elezioni regionali 2015. In quella circostanza, la Bindi aveva inserito il nome di De Luca nella lista dei cosiddetti "impresentabili". Il governatore parlò di "Bindi infame, da uccidere", chiedendo poi scusa per quanto affermato.