Meloni, in merito ai "troppi casi di violenza e femminicidi", parla di "una piaga sociale e culturale". Salvini: "No ipocrisie, occorre riconoscere l'inevitabile incidenza di aggressori stranieri"
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"La violenza contro le donne presenta numeri allarmanti. È un comportamento che non trova giustificazioni, radicato in disuguaglianze, stereotipi di genere e culture che tollerano o minimizzano gli abusi, che si verificano spesso anche in ambito familiare". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Quanto fatto fin ora - aggiunge - non è, tuttavia, sufficiente a salvaguardare le donne, anche giovanissime, che continuano a vedere i loro diritti violati. È un'emergenza che continua". Il premier Giorgia Meloni, in merito ai "troppi casi di violenza e femminicidi", parla di "una piaga sociale e culturale che non ci consente di voltare lo sguardo dall'altra parte". Il ministro Matteo Salvini dice: "No ipocrisie. Difendere le ragazze significa anche riconoscere l'inevitabile e crescente incidenza degli aggressori stranieri".