"Sono proprio un fagiano". Così "Batman" dopo la pioggia di ricorsi presentati da 3.200 ex consiglieri che contestano le misure anti-sprechi
© ansa
"Alla fine sarò l'unico a non prendere il vitalizio, sono proprio un fagiano". Così l'ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio Franco Fiorito dopo la pioggia di ricorsi presentati da 3.200 ex consiglieri che contestano le misure anti-sprechi. "Mi hanno cucito addosso una norma, che vale solo nel Lazio, che esclude i condannati a più di 3 anni", sottolinea Fiorito, detto anche "Batman".
"Il decreto Monti - spiega Fiorito a Il Giorno - fissava l'obbligo del contributivo e la pensione a 66 anni. Ma conteneva una postilla per chi avesse deliberato prima di una certa data. Cosa che le Regioni si sono affrettate a fare, così i consiglieri non sono rientrati nei parametri Monti. Tutto è rimasto identico a prima e, tra 10 anni, si starà a discutere di quello che i consiglieri si sono ritagliati. Si scoprirà che paghiamo anche più di prima".
"Batman", condannato a 3 anni e 4 mesi per peculato, non ci sta e passa al contrattacco: "Perché non si eliminano i vitalizi degli attuali consiglieri? Il meccanismo è rimasto identico al vecchio. Anche se uno diventa assessore per una settimana, si paga il contributo e acquista il diritto alla pensione. Sa come lo chiamo io questo sistema? Win for Life. Chiaro, no?".
Toccare i vitalizi, insomma, non è affatto semplice. Lo dimostra la lettera inviata al Capo dello Stato Giorgio Napolitano da 3.200 ex consiglieri regionali fruitori di vitalizi cumulabili. "Noi apparteniamo a una storia che solo per ignoranza o malvagità può essere demonizzata o gabellata come la fonte degli sprechi e dei costi", scrivono nella missiva. Si tratta, dichiarano, di un "diritto acquisito" e si dicono pronti a fare tutto il necessario per mantenerlo, anche a costo di arrivare fino alla Corte Costituzionale.