Il presidente della Repubblica nella giornata nazionale dedicata alle morti bianche: "Tecniche avanzate per prevenire lesioni o malattie". I dati Inail mostrano un calo sia di vittime sia di infortuni sul lavoro
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"Troppo numerosi sono i casi di aziende che risultano non in linea con gli standard di sicurezza, ed è inconcepibile che tra le vittime di infortunio sul lavoro vi siano ragazzi giovanissimi". Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato all'Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (Anmil). "Il lavoro irregolare deve essere contrastato in tutti i modi: la legislazione è puntuale, sta a tutti gli interlocutori attuarla e rispettarla", ha aggiunto.
Le parole del Presidente nella giornata dedicata alle morti bianche: - "Prevenzione e attenzione alle vittime sono i cardini di una riflessione necessaria in materia di sicurezza. Il rischio di infortunio deve essere neutralizzato al suo insorgere in qualsiasi luogo e per qualsiasi forma di lavoro: solo così si può parlare di salvaguardia della salute. Ma se l'infortunio si verifica, l'invalidità, come la malattia, non deve essere lasciata a se stessa. Oggi - continua Mattarella - si dispone di tecniche e conoscenze avanzate: non è tollerabile che esse non siano poste al servizio della persona, per prevenire ogni forma di lesione o malattia, nonché riabilitare coloro che degli infortuni sono stati vittime".
Incidenti sul lavoro - L'ultima relazione annuale dell'Inail, relativa al 2016, registra 642mila denunce di infortuni senza esiti mortali, lo 0,66% in più rispetto al 2015. "Uno scostamento non significativo", spiegano dall'Inail. Se si va indietro nel tempo fino al 2012, invece, in questi anni gli incidenti sul lavoro sono diminuiti del 14% circa.
Morti sul lavoro - Per quanto riguarda le denunce d'infortunio con esito mortale, si registra un calo del 12,7% rispetto all'anno precedente e di circa il 25% rispetto al 2012. In termini assoluti, comunque, lo scorso anno sono decedute 1.104 persone mentre stavano lavorando.
Il presidente dell'Anmil - "Qualificazione delle imprese, sorveglianza sanitaria, sviluppo della pariteticità, attuazione di politiche di gestione del rischio che tengano conto effettivamente della presenza di lavoratori disabili nei luoghi di lavoro, malattie professionali e patologie a carico dell'apparato muscolo-scheletrico": sono queste, secondo il presidente dell'Anmil Franco Bettoni, i provvedimenti più urgenti ancora da attuare.