"La volontà di candidarmi è stata dei vertici del partito, di Meloni, Donzelli e La Russa", ha detto il critico d'arte, che il 9 febbraio si è dimesso da sottosegretario alla Cultura
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Vittorio Sgarbi sarà candidato con Fratelli d'Italia alle elezioni europee. "Ho firmato l'accettazione della candidatura, ora vado a capire quale è la circoscrizione scelta per me", ha commentato. "Ho parlato con tutti i vertici del partito, con Meloni, con Donzelli, con La Russa, e ho firmato".
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"La volontà di candidarmi è stata dei vertici del partito, di Meloni, Donzelli e La Russa, con cui ho parlato e a cui ho dato la mia disponibilità", ha quindi spiegato Sgarbi, che correrà alle Europee a quasi tre mesi dalle sue dimissioni da sottosegretario alla Cultura, avvenute il 9 febbraio dopo un colloquio con il premier a Palazzo Chigi.
In quei giorni, nel pieno delle polemiche per le sue consulenze e dopo la delibera dell'Antitrust che definiva le attività "incompatibili" con il ruolo di governo, il critico d'arte non escludeva una candidatura alle Europee. "Parlavamo da tempo con Meloni, poi ne abbiamo parlato con Donzelli in aprile e abbiamo ricominciato in questa fase finale delle candidature", ha sottolineato Sgarbi.
"E' una cosa nata così, poiché sono libero e ho una dote di voti riconoscibili. Alle Europee del 1999 ne presi 100mila nel Nord Est, quasi come Berlusconi. Mi avevano proposto la candidatura anche in altre tre liste". Quali? Il critico d'arte ha assicurato che ne parlerà quando saranno formalizzate la sua candidatura con FdI e la circoscrizione.