"Deve attraversare una sorta di piccola morte"

Vittorio Sgarbi ricoverato al Gemelli di Roma, l'amico Marcello Veneziani: "Ha atteggiamenti distruttivi"

Lo scrittore, vicino al critico d'arte che aveva già ammesso di soffrire di depressione: "Ha la percezione che molte delle sue libertà impulsive non potranno più essere praticate, il suo universo si sta restringendo"

24 Mar 2025 - 15:50
Vittorio Sgarbi © ansa

Vittorio Sgarbi © ansa

Da qualche giorno Vittorio Sgarbi è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. Il critico d'arte, che dieci anni fa ebbe un'ischemia cardiaca con un intervento e un ricovero in terapia intensiva, aveva già confessato di soffrire di depressione. E delle sue condizioni di salute ha parlato Marcello Veneziani, giornalista e scrittore vicino a Sgarbi: "Ha la percezione che molte delle sue libertà impulsive non potranno più essere praticate, il suo universo si sta restringendo".

Marcello Veneziani, che conosce Sgarbi da molti anni, ha prima firmato una lettera-appello sul quotidiano La Verità (in cui ha scritto: "Vorrei gridare al mio amico Sgarbi rialzati e cammina, capra!), poi ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato della malattia e della depressione del critico d'arte. 

Le condizioni di salute di Vittorio Sgarbi

 Le condizioni di Sgarbi preoccupano amici e familiari: il vulcanico personaggio televisivo, infatti, avrebbe lasciato il posto a un uomo sofferente, che avrebbe smesso di alimentarsi e si sarebbe chiuso in se stesso. La depressione, aggravata da problemi di salute, avrebbe fatto perdere diversi chili a Sgarbi, debilitato e indebolito.   

Veneziani parla di "atteggiamenti distruttivi"

 Marcello Veneziani ha descritto l'amico come in preda "a una malattia figlia del suo narcisismo ferito". Al Corriere della Sera, infatti, ha detto: "Il suo universo si sta restringendo: drammatico per chi è stato convinto di poter cavalcare il mondo. Una dimensione dell'io sproporzionata rispetto al passato e che lo porta ad atteggiamenti distruttivi". 

Veneziani: "Depressione alleata della malattia"

 Veneziani ha poi aggiunto: "La depressione è purtroppo un'ottima alleata della malattia. Ma conoscendo Vittorio non escludo affatto un risorgimento personale. Penso che potrebbe riuscire a ritrovare il giusto impeto per riprendere la sua strada". Secondo lo scrittore, comunque, Sgarbi dovrebbe "affrontare un passaggio molto importante", e cioè "passare attraverso una sorta di piccola morte lasciandosi alle spalle il Vittorio Uno, dicendogli addio, per aprire il capitolo del Vittorio Due. Dovrà insomma immaginarsi in un'altra prospettiva certamente meno egocentrica e più legata al mondo reale". 

Sgarbi disse della sua depressione: "Un treno fermo in un luogo ignoto"

 Da parte sua, Vittorio Sgarbi aveva già ammesso di soffrire di depressione e ne aveva anche parlato poche settimane fa a Robinson di Repubblica, quando aveva rivelato di aver perso peso e di faticare a fare tutto, passando molto tempo a letto: "Guardo le cose senza il desiderio di essere coinvolto. La mia malinconia o depressione è un treno fermo in un luogo ignoto", aveva confessato. 

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