Il premier dopo il vertice a Palazzo Chigi: "Confermiamo la linea della Manovra". Di Maio: "Debito giù anche con il taglio degli sprechi"
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"Confermiamo le anticipazioni sulla Manovra che ci avevano indotto a definirla seria, razionale e coraggiosa". Lo afferma il premier Giuseppe Conte in una nota al termine del vertice a Palazzo Chigi. "Confermiamo - si legge - il programma delle riforme annunciate che partiranno già dal 2019. Abbiamo lavorato a disegnare la Manovra in modo da accelerare la discesa del rapporto debito/Pil in modo consistente nell'arco del triennio".
Impennata dello spread, giù Piazza Affari - Le parole di Conte arrivano al termine di una giornata in cui resta alta la tensione con Bruxelles. Un clima che alimenta l'impennata dello spread: il differenziale fra i Btp e i Bund tedeschi sfonda i 300 punti base e Piazza Affari chiude nuovamente in rosso dopo una seduta all'insegna del nervosismo. In attesa della pubblicazione della nota di aggiornamento al Def, dove saranno fissati i nuovi parametri per deficit, debito e crescita e che è attesa mercoledì in Parlamento, la questione è stata al centro di un nuovo vertice di governo convocato a Palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte.
Il vertice a Palazzo Chigi - "Tutti insieme avanti determinati con gli impegni presi", twitta il presidente del Consiglio insieme alla pubblicazione di una foto della riunione dove si vedono seduti attorno ad un tavolo Salvini e Maio, il ministro dell'Economia Giovanni Tria e i suoi vice Massimo Garavaglia e Laura Castelli, il ministro degli Esteri Enzo Moavero. L'esecutivo giallo-verde tiene la linea approvata nel Consiglio dei ministri: "Non torneremo indietro di un millimetro", assicura Di Maio di fronte alle ipotesi che circolano di una revisione dell'indebitamento nel prossimo triennio.
Di Maio: "Diminuzione del debito grazie al taglio degli sprechi" - E proprio Di Maio al termine del vertice ribadisce che "la manovra del popolo sarà coraggiosa e conterrà tutto quello che gli italiani ci hanno chiesto. Nessuno deve restare indietro: con i 10 miliardi per il reddito di cittadinanza diamo a tutti la possibilità di ricostruire il proprio futuro. Ci sbarazzeremo poi della legge Fornero, perché tutti hanno diritto ad andare in pensione serenamente e i giovani hanno diritto ad entrare nel mondo del lavoro, rispondendo anche alle esigenze delle imprese. Stanzieremo un miliardo e mezzo di euro per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche". Poi, sui timori per quel 2,4%, assicura che "si punta a una diminuzione del debito grazie alla crescita che ci sarà e ai tagli agli sprechi prodotti dal lavoro del nostro team 'mani di forbici'".