Prosegue la campagna elettorale per il voto anticipato del 25 settembre: Speranza dice sì alla lista unitaria proposta da Letta, Renzi è pronto a "correre da solo". Fedriga (Lega): "Destra e sinistra possono convergere su alcuni temi"
Prosegue la campagna elettorale in vista del voto anticipato del 25 settembre. Giorgia Meloni mette in guarda il Centrodestra: "Se non troviamo un accordo sul premier, allora l'alleanza è inutile". Pronta la risposta del leader della Lega, Matteo Salvini: "Chi avrà un voto in più, avrà l'onore e l'onere di indicare il premier". Sul versante del Carroccio, importante apertura del presidente del Friuli-Venzia Giulia Massimiliano Fedriga che chiede un programma di governo "credibile: su approvvigionamento energetico, siccità, rapporti internazionali e lavoro destra e sinistra possono trovare una convergenza". Roberto Speranza, in un'intervista a Repubblica, accoglie l'invito di Letta a una lista unitaria: "Il nostro avversario si chiama destra". Renzi: "Se c'è un veto da parte di Letta ne prendo atto e sono pronto a correre da solo". Calenda (Azione) chiude a Di Maio: "Non so chi sia". Altra defezione in Forza Italia: lascia anche la deputata Annalisa Baroni. Maria Stella Gelmini apre a Calenda: "Io ci sono". E il leader di Azione replica: "Vediamoci con grande piacere".
Il Pd replica a Calenda, che ha spiegato come quelli di Draghi sia l'unico nome per Palazzo Chigi. "Noi non siamo la destra che litiga sul nome del premier e sugli incarichi prima ancora di fare le liste. Noi siamo impegnati a testa bassa a parlare agli italiani e ce la metteremo tutta per convincerli a scegliere la nostra proposta politica. Poi, in merito al giudizio su Mario Draghi, nessuno certo può avere dubbi su ciò che pensano Letta e il Pd sul suo profilo e la sua caratura. Ma non è un tema in agenda ora", ha precisato il partito.
"C'è una sola persona che bisogna tenere a fare il presidente del Consiglio e si chiama Mario Draghi. Se i cittadini italiani ci faranno vincere prometto che chiederemo a Draghi di restare a Palazzo Chigi. E' quello che serve a questo Paese". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda.
"Lasciamo a sinistra litigi e divisioni: per quanto ci riguarda, siamo pronti a ragionare con gli alleati sul programma di governo partendo da tasse, lavoro, immigrazione e ambiente. Chi avrà un voto in più, avrà l'onore e l'onere di indicare il premier". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, rispondendo a Giorgia Meloni che aveva detto che senza intesa sul nome del futuro premier, quella di centrodestra sarebbe stata un'allenaza inutile.
"Se non dovessimo riuscire a metterci d'accordo" sul nodo della premiership nel centrodestra "non avrebbe senso andare al governo insieme". Lo dice Giorgia Meloni, leader di FdI, in un'intervista che andrà in onda nel corso dell'edizione delle ore 20 del Tg5. "Confido che si vorranno confermare, anche per ragioni di tempo, regole che nel centrodestra hanno sempre funzionato, che noi abbiamo sempre rispettato e che non si capisce per quale ragione dovrebbero cambiare oggi", conclude.
Anche Giusy Versace lascia Forza Italia. "Era nostro dovere garantire stabilità al Paese e continuità a questo governo che ben stava lavorando, portando al termine naturale la legislatura, fra qualche mese, con altruismo e coerenza", ha detto. L'ex deputata ed e atleta paralimpica, ha annuncia così, tramite una nota, il suo addio al partito nel quale militava dal 2018. "Mai avrei immaginato di terminare questa legislatura con tale amarezza e delusione, sentimenti che oggi mi portano a lasciare il gruppo e a dimettermi dagli incarichi che mi sono stati affidati ringraziando per la fiducia che mi è stata riposta", ha concluso Versace.
"Le coalizioni si presentano fra il 12 e il 14 agosto, nelle prossime settimane ci sarà un dibattito. Le coalizioni sono fondamentali per stare uniti contro gli estremismi. Essere uniti, fra coloro che hanno provato a salvare il governo di unità nazionale, è un valore. Ci lavoreremo, poi gli italiani decideranno". Così Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e leader di Ipf, ha commentato le dichiarazioni del leader di "Azione" Carlo Calenda, che a una domanda su di lui ha risposto: "Di Maio? Non so chi sia".
"Con grande piacere". Così il leader di "Azione", Carlo Calenda, risponde su Twitter a Mariastella Gelmini (ex Forza Italia) che, dopo aver letto il manifesto di Azione, gli ha proposto di vedersi.
La Gelmini apre a Calenda. "Ho letto il manifesto di Azione. Europeismo e atlantismo, infrastrutture, Pnrr, industria 4.0, revisione del reddito di cittadinanza. E' l'agenda Draghi ed è quello che serve all'Italia. Carlo Calenda io ci sono, vediamoci". Così su Twitter Mariastella Gelmini, che ha lasciato Forza Italia dopo la caduta del governo Draghi.
Nicola Zingaretti ha parlato delle sue eventuali dimissioni da presidente della Regione Lazio. "Credo che anche per il rispetto della legge questo problema ce lo porremo dopo l'eventuale elezione al Parlamento, se sarò candidato: sia perché lo prevede la legge in caso di incompatibilità, sia per non scaricare sul governo regionale e sui cittadini del Lazio fibrillazioni e crisi che non dipendono da noi, ma dal quadro politico nazionale", ha detto.
"Mi auguro che Letta eviti e faccia evitare veti" perché, se non farà questo, "dopo le elezioni sarà l'ex segretario del Pd". E' l'avvertimento del leader di "Noi di Centro", Clemente Mastella, che a Napoli ha presentato il nuovo simbolo del suo partito in vista delle prossime elezioni politiche. "Mi auguro, forte della sua esperienza da democristiano e di grande intelligenza - ha aggiunto il sindaco di Benevento - che eviti e faccia evitare i veti. Deve mettere dentro sindaci, chiedere ad altri sindaci di trovare personalità di rango che hanno consenso elettorale, altrimenti perdono", ha concluso Mastella.
"Dobbiamo presentare un programma di governo credibile, lo stiamo scrivendo. Il dibattito penso che debba essere anche sull'approvvigionamento energetico, sulla siccità e come affrontarla, sui rapporti internazionali, sulla questione lavoro, sono cose fondamentali per il Paese. E penso che su alcuni temi di interesse generale per il Paese si possano trovare anche condivisioni tra destra e sinistra" a prescindere da chi governerà. Lo ha detto il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e importante esponente della Lega, a margine di un incontro pubblico.
"Non so di chi lei stia parlando". Così risponde Carlo Calenda ai cronisti che gli chiedono se la presenza di Luigi Di Maio, possa essere un problema in una eventuale alleanza alle prossime elezioni. "Ad Enrico Letta gli vogliamo bene, è una persona seria e siamo disponibili a discutere con tutti sulle cose da fare", ha aggiunto Calenda.
Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha convocato la direzione nazionale domani alle 9 nella sede nazionale di largo del Nazareno. La direzione si terrà in modalità ibrida, in presenza e da remoto. All’ordine del giorno l’analisi della situazione politica, le elezioni e il regolamento per le candidature. La relazione e la replica del segretario saranno trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del Pd.
"La posizione politica assunta dal partito in piena crisi di governo è stata sconcertante. Mai mi sarei aspettata che Forza Italia scippasse a Conte e ai 5s la responsabilità di far cadere l'esecutivo, condannando il Paese all'instabilità e mettendo a rischio importanti provvedimenti a favore di famiglie e ceti produttivi. Non mi riconosco più in questa Fi, che ormai da tempo insegue Salvini e il suo populismo. Ha ragione Mariastella Gelmini quando dice che in Forza Italia non c'è più spazio per i moderati. Da oggi non faccio più parte di Forza Italia e lascio ogni carica all'interno del partito". Così la deputata Annalisa Baroni.
"Dipende dal mio partito, io sono a disposizione del gruppo politico. La mia consiliatura è finita perché sono al secondo mandato e nel Lazio non ci si può candidare oltre due volte. Personalmente ritengo che due mandati come governatore siano sufficienti. Di sicuro combatterò strada per strada". Lo ha detto Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, ai microfoni di Radio anch'io.
"Il commento del New York Times su di noi? Come dice Meloni è solo fango. Io scorgo interessati suggerimenti di ambienti e think tank italiani di sinistra ancorati alla speranza che un antifascismo strumentale e pronto all'uso possa salvarli". Lo ha detto Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato ed esponente di Fratelli d'Italia, in una intervista al Corriere della Sera.
Roberto Speranza dice sì alla lista unitaria proposta dal segretario del Pd Enrico Letta.Lo scrive La Repubblica, anticipando che l'ufficialità dell'adesione di Articolo 1 arriverà mercoledì. "Andiamo avanti sul progetto unitario - ha ripetuto Speranza agli interlocutori, il primo dei quali è ovviamente il segretario dem -. E lo facciamo con grande convinzione", scrive il quotidiano. "Il nostro avversario si chiama destra - ha ribadito il ministro della Salute -. Dobbiamo creare le condizioni per evitare lo sfondamento".
"Sono pronto a correre da solo alle elezioni e al momento questa è l'ipotesi più probabile. E anche quella che trovo più affascinante". Lo afferma il leader di Italia Viva, Matteo Renzi in un'intervista al Corriere della Sera. "Se prevale l'intelligenza politica e si costruisce una coalizione vera, ci siamo - precisa -. Ma se ciascuno vuole tenere le sue bandierine e pensa di poterci abbindolare con due seggi o tenerci fuori con un veto, non ci conoscono. Se c'è un veto politico di Letta su di noi ne prendiamo atto. E dopo le elezioni ciascuno risponderà delle sue scelte".