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Ultimo aggiornamento: 2 anni fa

verso il 25 settembre

Letta: "Far cadere Draghi un suicidio, con M5s la rottura è irreversibile" | Brunetta: "Da FI decisione presa alle nostre spalle"

Prosegue la campagna elettorale per il voto anticipato del 25 settembre

24 Lug 2022 - 17:29

Prosegue la campagna elettorale per il voto anticipato del 25 settembre. Centrodestra e Pd-M5s alla ricerca di accordi e strategie all'interno dei rispettivi schieramenti. Brunetta chiarisce perché ha abbandonato Forza Italia, insieme ad altri parlamentari azzurri: "La decisione di non votare la fiducia è stata presa alle nostre spalle". Il leader della Lega Salvini ribadisce: "Il centrodestra è unito, chi avrà più voti indicherà il premier". Il segretario del Pd Letta afferma in modo perentorio che la scelta per il Paese è "o noi o Meloni, due Italie diverse". La leader di Fratelli d'Italia: "Fango contro di me e FdI, sanno di perdere". Intanto le primarie in campo progressista in Sicilia incoronano l'eurodeputata Pd Caterina Chinnici, che precede la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia (M5s).


"Siamo atlantisti e siamo per dare più potere all'Ue rafforzando i rapporti con gli Usa. Siamo per rispettare gli accordi sulle spese Nato, a favorire la resistenza ucraina con il materiale bellico". Così Carlo Calenda, annunciando la presentazione delle linee guida del patto sul quale si baseranno le alleanza di Azione in vista del voto del 25 settembre. "Sono tutte cose sui cui penso il Pd ci stia perché le ha votate", ha quindi aggiunto.





"Sono proprio curioso di conoscere le prossime mosse di Nicola Zingaretti, all'indomani del diktat del suo segretario di partito, Enrico Letta. Interromperà l'alleanza con i Cinque Stelle nel Lazio? Ma soprattutto, avrà il coraggio e la dignità di dimettersi e far scegliere ai cittadini il nuovo presidente della Regione Lazio?". Lo dichiara, in una nota, il consigliere regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli (Lega).


E' stato fissato per mercoledì mattina a Montecitorio il vertice dei leader di Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Noi con l'Italia e Unione di Centro per suggellare l'allenza elettorale alle politiche del 25 settembre. Al vertice oltre a Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Antonio Tajani sarà presente anche Silvio Berlusconi, assente da Montecitorio da parecchio tempo, che intende partecipare di persona alla definizione delle condizioni per l'accordo in rappresentanza di Forza Italia.


"Nulla abbiamo saputo, una decisione presa alle nostre spalle". Così il ministro della P.a., Renato Brunetta, alla trasmissione tv "Mezz'Ora in più" a proposito della scelta di Forza Italia sul governo. "E' stato un atto di irresponsabilità motivato da un opportunismo temporalistico", ha detto. "Una valutazione di tipo opportunistico. Salvini vedeva deteriorare il suo consenso mese dopo mese, Forza Italia non si espandeva, Meloni cresceva. Hanno preferito non pagare il costo del governo ma farlo pagare agli italiani".


Rispetto al M5s, "le nostre strade si sono separate", e la separazione "in queste elezioni è irreversibile". Così Enrico Letta, segretario dem, ha chiuso ogni possibilità di ristabilire un contatto politico con il Movimento 5 stelle, che di fatto ha fatto cadere il governo.


Con la caduta di Draghi "credo che quello che si è compiuto sia stato un suicidio collettivo della politica italiana e credo che le nostre istituzioni, la nostra politica escano molto ammaccate". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, alla trasmissione tv "Mezz'ora in più". "Questa maggioranza - ha aggiunto - era unica e irripetibile, perché con Salvini mai più. Ma andava fatto per il bene del Paese, con l'occasione eccezionale di avere Draghi come presidente del Consiglio".


"Con la campagna elettorale è ripartita, puntuale come sempre, la macchina del fango contro me e Fratelli d'Italia. Aspettatevi di tutto in queste settimane, perché sono consapevoli dell'imminente sconfitta e useranno ogni mezzo per tentare di fermarci. Se ci riusciranno o no, quello dipenderà da voi". Lo scrive su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.


"Il centrodestra sarà unito, a differenza di una sinistra divisa e litigiosa. Chi governerà lo sceglieranno gli italiani con i loro voti, chi ne prenderà di più indicherà il premier, come è giusto che sia". Con queste parole Matteo Salvini risponde alla domanda di Affaritaliani.it se il centrodestra sara' unito alle elezioni del 25 settembre e se vale sempre la regola che il partito della coalizione che prende più voti esprime il premier, in caso di vittoria.


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© L'Ego-Hub

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Il programma che verrà presentato lunedì da Azione e Più Europa "è rivolto a tutte le forze politiche (e personalità) democratiche e europeiste, che non hanno fatto cadere Draghi". Lo scrive in un tweet il leader di Azione, Carlo Calenda. "Siamo aperti a discuterne con tutti. Non è un aut-aut. Solo un invito af affrontare questioni vere più che alchimie".



Evitare "che l'Italia finisca in mano ai populismi, agli estremismi e ai sovranismi e che diventi un Paese che strizza l'occhio a Putin: questo l'obiettivo del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in vista delle elezioni del 25 settembre. Dopo la caduta del governo di Mario Draghi, rimasto in carica per il disbrigo degli affari correnti, Di Maio è certo del fatto che ci si debba adoperare per limitare i danni causati dal "partito di Conte", il Movimento 5 stelle, e la Lega di Matteo Salvini


La Lega serra i ranghi in vista delle elezioni. "Sè al confronto, ma avanti uniti, Salvini resta il leader", dice il governatore Fedriga. E Zaia: "Capisco il pressing delle imprese venete pro-Draghi, ma tra 60 giorni ci sarà un nuovo governo". La prossima settimana un altro vertice del centrodestra. E Salvini chiede pace fiscale e sicurezza


"La scelta è chiara, o noi o Meloni, due Italie profondamente diverse", spiega Enrico Letta a Repubblica, e citando le ultime parole di Berlinguer dice che quella del Pd sarà "una campagna casa per casa, strada per strada". Per una lista aperta ed espansiva, le proposte contano più della coalizione, e nel solco del governo Draghi. E con i 5S il percorso è interrotto: il 20 luglio è stato punto di non ritorno.


"Il Pd è arrogante. I progressisti siamo noi" afferma alla Stampa Giuseppe Conte, secondo cui sulla fine del governo Draghi c'è una diffusa ipocrisia e "si prova a scaricare la colpa sul M5s, che ha solo chiesto di risolvere alcune criticità": ed è "un' infamia dire che ha tradito". Quanto alla fine del campo largo, "non si può pensare - riflette - di definire con arroganza un perimetro di gioco e stabilire arbitrariamente chi vi è ammesso".

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