NUOVE MAGGIORANZE

Voto in Val d'Aosta: boom della Lega, Pd sotto la soglia di sbarramento

Si aprono ora le grandi manovre per l'elezione del presidente della Regione (eletto dall'assemblea, unico caso in Italia) e per la formazione del governo regionale

22 Mag 2018 - 01:30
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Dentro la Lega e fuori il Pd. Dopo vent'anni il Carroccio torna tra i banchi del Consiglio regionale della Valle d'Aosta sull'onda di un successo nazionale che lo spinge oltre il 17% conquistando 7 seggi su 35. Il Pd non raggiunge la soglia di sbarramento e per la prima volta dal 1946 gli eredi del Pci non sono rappresentati nell'assemblea della Regione autonoma.

L'Union Valdotaine in forte arretramento rispetto al 2013 - Meglio della Lega ha fatto solo l'Union Valdotaine che pur avendo lo stesso numero di consiglieri regionali ha ottenuto il il 19,2%%, in forte arretramento rispetto al 33% e ai 13 consiglieri del 2013. Il suo leader ed ex presidente della Regione Augusto Rollandin lascia sul terreno oltre 6mila preferenze, acciaccato da una travagliatissima legislatura tempestata anche di inchieste giudiziarie.

Arretra rispetto alle politiche il M5s - Bene ma non benissimo il Movimento 5 stelle: con il 10,50% cresce rispetto alle regionali del 2013 (7%), ma arretra notevolmente dopo l'exploit delle politiche (24%) in cui aveva espugnato il collegio uninominale valdostano della Camera. Lo spazio occupato dalla Lega ha compresso la presenza delle altre forze autonomiste: Stella Alpina-Pnv 10,6% (4 seggi), Uvp 10,5% (4) e Alpe 9% (3). Sulla ribalta regionale compaiono anche due nuove sigle: Impegno civico 7,5% (3) e Mouv 7,1 (3).

Le manovre per trovare una maggioranza - Si aprono ora le grandi manovre per l'elezione del Presidente della Regione (eletto dall'assemblea, unico caso in Italia) e per la formazione del governo regionale. Difficile immaginare la riproposizione in chiave regionale dell'asse Salvini-Di Maio. Lega e M5s raggiungono insieme 11 seggi su 35, non sufficienti per fare una maggioranza. Il Carroccio ha già comunque messo le mani avanti: "Sicuramente non faremo alleanze con l'Union Valdotaine, abbiamo un programma e vedremo chi ci sarà", spiega la capolista Nicoletta Spelgatti. "Non abbiamo preclusioni per il Movimento 5 stelle che sarà anzi un interlocutore importante - aggiunge - chiaramente noi presentiamo il nostro programma e gli alleati saranno alleati di programma".

Non fa mistero delle difficoltà che ci saranno per formare una maggioranza Ennio Pastoret, presidente dell'Union Valdotaine, ora alleata con Uvp e Pd: "Con un quadro politico così frammentato evidentemente ci saranno problemi a comporre una maggioranza". Il presidente della Regione uscente Laurent Vierin (Uvp) rilancia un'alleanza tra autonomisti: "Più che di asse Lega-Movimento 5 Stelle credo che ogni movimento rappresenti una propria sensibilità - dice - e che le forze che sono legate all'idea di autonomia debbano in qualche modo mettere in campo questa possibilità di dialogo tra di loro".

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