fatto tutto il possibile

Voto Lombardia, Gori: dirigenti LeU accecati dall'odio per il Pd

"In coscienza - dice il sindaco di Bergamo - ho fatto tutto ciò che andava fatto senza mai avere risposte".

13 Gen 2018 - 09:27
 © tgcom24

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"Quella lombarda è una partita fondamentale che vale più della regione abitata da un sesto della popolazione italiana. Ecco, mi dispiace che i dirigenti di Leu, evidentemente offuscati dall'odio per il Pd, non lo abbiano voluto capire". Lo afferma in una intervista a Repubblica, Giorgio Gori, candidato Pd alla guida della Regione Lombardia. "In coscienza - dice il sindaco di Bergamo - ho fatto tutto ciò che andava fatto senza mai avere risposte".

"Sull'unico punto che dovrebbe contare per misurare le vicinanze, il programma, nessuno ha cercato un confronto", prosegue Gori. "Anche su quello ho spalancato la porta e continuo a credere che su ambiente, diritto allo studio, lotta alla povertà, non ci sia nessuna distanza. Anzi. Evidentemente hanno pesato di più altre ragioni".

"La scelta di Leu di sostenere Zingaretti nel Lazio - osserva poi Gori - rende ancora più incomprensibile la chiusura in Lombardia". "Mi accusano di essere berlusconiano? L'esame del sangue - conclude - me lo hanno già fatto quando mi sono candidato a Bergamo e l'ho superato girando circolo per circolo".

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