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Xi Jinping a Roma: "Con l'Italia scambi e investimenti a due sensi" | Mattarella: "Via della Seta anche sulle idee"

Primo giorno della visita del presidente cinese in Italia. Sabato Xi ancora a Roma, poi sarà la volta di Palermo

22 Mar 2019 - 22:13
 © ansa

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Più cooperazione tra Italia e Cina, ma anche un auspicato confronto sui diritti umani. E scambi e investimenti che siano "a doppio senso, anche sulle idee". Nella prima giornata del presidente cinese a Roma, la sintonia tra Xi e il capo dello Stato Sergio Mattarella è palpabile, tanto che il presidente cinese lo invita a tornare nel suo Paese. E si prodiga in rassicurazioni su un'intesa commerciale che, assicura, sarà vantaggiosa per tutti.

Diritti umani e leale concorrenza - Mattarella non nasconde la soddisfazione per un accordo nel quale ha sempre creduto, ma non si tira indietro sui nodi ancora da sciogliere rispetto alle politiche commerciali dell'Impero Celeste. E le elenca una ad una: i diritti umani, innanzitutto e poi la "leale concorrenza tra le imprese", la "rimozione delle barriere per i prodotti italiani", il "rispetto della proprietà intellettuale" e la "lotta comune alla contraffazione".

Passano poche ore e arriva l'apprezzamento del vicepremier Matteo Salvini, il più freddo all'interno del governo gialloverde sull'accordo, che si è sfilato dalla giornata perché "impegnato in Basilicata".

Per Xi un'accoglienza da "imperatore" - L'incontro con Mattarella è stato il momento clou della lunga giornata del presidente cinese, accolto a Roma assieme alla moglie da "imperatore", con imponenti misure di sicurezza, una massiccia scorta in gran parte "made in China", eccezion fatta per il folto gruppo di corazzieri a cavallo che ha vigilato sul suo ingresso al Quirinale.

Le rassicurazioni di Xi sul fronte commerciale - Xi ha risposto a - quasi - tutte le questioni sollevate da Mattarella. Non una parola sui diritti umani, ma la disponibilità ad aprire un dialogo. E molte rassicurazioni sul fronte commerciale. "Tra di noi non c'è nessun conflitto di interesse - ha detto - e sappiamo entrambi come rispettare le preoccupazioni della controparte". E ancora: "Vogliamo consolidare la fiducia politica", valorizzare "la collaborazione nei trasporti, nei porti, nelle infrastrutture. Siamo disponibili a importare sempre di più prodotti italiani di qualità", ha assicurato.

"La parte cinese, vuole uno scambio commerciale a due sensi e un flusso degli investimenti a due sensi", ha aggiunto, mentre Mattarella sottolineava il contributo "cruciale" dell'Italia nella nuova Via della Seta.

Xi, la Via della Seta e l'Europa - E sui rapporti con la Cina, nell'arco della giornata, una serie di messaggi incrociati hanno percorso la tratta Roma-Bruxelles. Il memorandum, ha assicurato Mattarella, "rappresenta un interesse anche nell'ambito della strategia Ue". L'Italia, ha aggiunto Fico, "si è mossa nel quadro giuridico dei principi europei". E il premier Giuseppe Conte, proprio da Bruxelles, dove era impegnato nel vertice Ue, è andato oltre. Convinto che l'Italia, "stia dando un grande contributo" nel rapporto tra Cina e Unione europea, perché nell'accordo, che il premier firmerà sabato assieme a Xi, sono stati inseriti "principi europei", con una serie di modifiche volute da Roma.

Mentre Xi ha assicurato di guardare con favore ad un'Europa "unita, stabile e aperta", da Bruxelles i 27 sono andati avanti nel rapporto con il Dragone, annunciando che l'accordo con Pechino sarà chiuso nel 2020, ma anche che dal primo aprile scatterà lo scudo sugli investimenti cinesi in Europa.

La cena di Stato e il concerto di Bocelli - Oltre alla tappa centrale al Quirinale, salutato ad ogni passaggio da gruppetti di connazionali giunti da tutta Italia, Xi è poi andato a Piazza Venezia per deporre una corona, accompagnato dalla ministra della difesa Elisabetta Trenta, prima di incontrare i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati, per poi chiudere in serata con il pranzo di Stato al Quirinale e il concerto alla Cappella Paolina con Andrea Bocelli. Sabato la firma degli accordi e, dopo la colazione a Villa Madama, la partenza per Palermo, in omaggio ancora una volta a Mattarella.

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