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si riparte

La Russa eletto al Senato senza i voti di FI | Camera, spunta il nome di Fontana | Berlusconi: "No ai veti, abbiamo dato un segnale. Alla Ronzulli nessun ministero"

L'esponente di Fratelli d'Italia nel discorso di investitura: "Non sarò uomo di partito, cercherò di essere il presidente di tutti"

13 Ott 2022 - 17:48
 © Tgcom24

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Ignazio La Russa è il nuovo presidente del Senato. Ha raccolto 116 voti (su una maggioranza di 104), 65 le schede bianche mentre due voti sono andati a Liliana Segre, che presiede l'Aula, e altrettanti a Calderoli. L'esponente di Fratelli d'Italia ha dichiarato: "Non sarò uomo di partito, cercherò di essere il presidente di tutti. Grazie a chi mi ha votato fuori dal centrodestra". Forza Italia, ad eccezione di Silvio Berlusconi ed Elisabetta Casellati, non ha risposto alla chiama. Il leader azzurro commenta: votato da senatori a vita e Terzo Polo. Continuano, invece, le trattative per le votazioni alla Camera (qui la diretta da Montecitorio).


Questa sera Silvio Berlusconi riunirà a cena a Villa Grande i senatori di Fi.


"Ho chiesto a Riccardo Molinari la disponibilità a proseguire il suo mandato da capogruppo della Lega a Montecitorio, nonostante avesse tutte le carte in regola per fare il Presidente della Camera". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. "Molinari è stato e sarà il miglior capogruppo possibile, ruolo per me politicamente più rilevante per i prossimi cinque anni" continua. Salvini sta incontrando i vicesegretari Andrea Crippa, Lorenzo Fontana e Giancarlo Giorgetti. Giorgetti ha rimesso a Salvini la decisione per un eventuale incarico nel futuro governo. Fontana, già vicepresidente della Camera, è il candidato per la Camera.


E' terminato lo spoglio per l'elezione del presidente della Camera che si è concluso con un nulla di fatto. Nessun nome ha superato la maggioranza dei due terzi dei voti. Servirà dunque una nuova votazione, la quarta, in programma venerdì alle 10:30. Scenderà il quorum: l'elezione del presidente della Camera scatterà infatti con la maggioranza assoluta.


C'è grande insofferenza tra i senatori di Fratelli d'Italia nei confronti dei colleghi di Forza Italia per quanto successo oggi in Aula durante il voto per l'elezione del presidente del Senato Ignazio La Russa. Lo si apprende da fonti vicine a FdI. "Il rischio - fanno sapere i meloniani - è che tale disagio potrebbe incidere mercoledì prossimo sulle scelte delle nomine che ci saranno per l'ufficio di presidenza".


"Non so niente, so di Giorgetti alla Juventus e io al Verona". Il vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana ha risposto con una battuta a chi gli domandava dell'ipotesi di una sua elezione alla presidenza della Camera. "È ancora in divenire, la notte è lunga", ha aggiunto poi, prima di dirigersi verso gli uffici del Gruppo della Lega alla Camera, così come vari altri deputati leghisti fra cui Riccardo Molinari, Federico Freni, Claudio Durigon e Massimo Bitonci.


È in corso alla Camera, a quanto si apprende, un incontro fra la leader di FdI, Giorgia Meloni, e il segretario della Lega, Matteo Salvini.


Lorenzo Fontana, vicesegretario della Lega e più volte ministro, sarebbe in pole position per la presidenza della Camera. Lo apprende l'agenzia Ansa da diverse fonti parlamentari.


Il neo presidente del Senato Ignazio La Russa salirà alle 18.30 al Colle per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 


"Credo che domani si risolva il problema". Così Antonio Tajani, coordinatore di Fi, a proposito del voto per il presidente della Camera.


"Il governo non parte male, era solo necessario dare un segnale. Ronzulli? Non avrà un ministero". Così il leader di Fi Silvio Berlusconi a proposito della formazione del governo, lasciando il Senato dopo l'elezione a presidente di Ignazio La Russa.


Fumata nera nell'Aula della Camera anche nella seconda votazione per l'elezione del presidente. Nessuno ha raggiunto il quorum richiesto dei 2/3 dei partecipanti al voto, per far scattare l'elezione. Servirà una nuova votazione, già prevista alle 17: sarà l'ultima per oggi.


Sono "lieto" del voto di oggi, "avevamo fatto i calcoli che lo avrebbero votato tutti lo stesso". Così Silvio Berlusconi sul voto di oggi lasciando Palazzo Madama. E a chi gli chiede chi a suo avviso abbia votato per La Russa ha replicato: "Il Terzo Polo e i senatori a vita". "Abbiamo voluto dare un segnale che non si devono dare i veti sulle persone, i veti sono inaccettabili". Quanto alla trattativa sul governo, "io ho dato un segnale di apertura per una collaborazione. E' finita, ma a noi non sta bene".


"Per me quello che contano sono i risultati, mi pare che i risultati dicano con chiarezza che sono intenzionata a dare a questa nazione, se ne avrò occasione, un governo autorevole. Non intendo fermarmi di fronte a questioni che sono secondarie". Così la leader di FdI Giorgia Meloni, a chi le domandava sul mancato voto di Forza Italia per Ignazio La Russa presidente del Senato.


"Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall'esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà. Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell'opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza". Lo scrive su Twitter il segretario Pd, Enrico Letta.


"Noi abbiamo votato scheda bianca". Così Mariastella Gelmini, senatrice del Terzo polo, lasciando Palazzo Madama. A chi le chiedeva quindi chi ha votato La Russa assicurandogli l'elezione ha risposto: "Evidentemente La Russa ha una sua popolarità".
 


"Complimenti al presidente del Senato Ignazio La Russa, sostenuto dall'intero gruppo della Lega. Buon lavoro". Lo afferma in una nota il leader della Lega Matteo Salvini.


"Primo giorno di legislatura e per qualcuno è già cominciata la finta opposizione fatta dei soliti giochini di palazzo. Il dato certo è che alla prima prova il centrodestra si è già diviso". È quanto rimarcano fonti del M5s.


"Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi gli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno, a volte non piaceranno. Non c'è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti". Conclude così Ignazio La Russa il suo primo discorso da presidente del Senato suggellato da un lungo applauso.


"Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese". E' quanto si legge in una nota di Berlusconi.


"Mentre la maggioranza è partita divisa, una parte dell'opposizione ha fornito un soccorso decisivo per l'elezione di La Russa a presidente del Senato. Un comportamento grave e irresponsabile che deve essere denunciato con la massima forza". Lo scrive su Twitter il senatore e coordinatore della segreteria Pd, Marco Meloni. 


"Ringrazio quelli che mi hanno votato, quelli che non mi hanno votato, quelli che si sono astenuti e quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra". Cosi' il nuovo presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel suo primo intervento in aula.


"Sono lieto per l'elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato della Repubblica. Non solo non mai ho mai avuto alcuno scontro con lui, ma stiamo collaborando lealmente e in pieno accordo per dare al nostro Paese un assetto istituzionale stabile e un governo forte e coeso. Congratulazioni, presidente". Lo scrive sui social Silvio Berlusconi.


"Non siamo stati noi, avrei rivendicato con orgoglio. Noi nove abbiamo votato scheda bianca, è chiaro che c'è un regolamento di conti nel centrodestra". Lo ha detto Matteo Renzi, commentando l'elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato.


"Congratulazioni al neo presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell'Italia e che ha sempre anteposto l'interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d'Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti". Lo afferma la leader di Fdi Giorgia Meloni commentando l'elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato.


Ignazio La Russa è stato eletto presidente del Senato. L'esponente di Fratelli d'Italia ha raccolto 116 voti (su una maggioranza di 104), 65 le schede bianche mentre due voti sono andati a Liliana Segre, che presiede l'Aula, e altrettanti a Calderoli. Applauso dai banchi della maggioranza nel momento in cui ha superato il quorum. La Russa non era presente in Aula. Semi-vuoti i banchi di Forza Italia.


Quando si è a circa un terzo della prima chiama i senatori di Forza Italia non sono ancora passati attraverso il catafalco per esprimere il voto per eleggere il presidente del Senato. Molti di loro, tra cui la presidente uscente, Elisabetta Casellati, si sono riuniti con Silvio Berlusconi alle spalle dell'Aula dove, da poco, vi hanno fatto rientro.


Mentre è ancora in corso la chiama dei senatori per esprimere il voto sul presidente del Senato, per Forza Italia sotto il catafalco sono passati solo il leader, Silvio Berlusconi, e la presidente uscente, Elisabetta Casellati. Pur presenti numerosi in Aula, i senatori azzurri - quando si è alla lettera "R" nella votazione in ordine alfabetico - continuano a non rispondere alla chiama.
 


"Saremo pronti anche come squadra di governo". Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, dopo aver commentato l'intesa raggiunta dal centrodestra sulla presidenza del Senato e aver spiegato di puntare "a chiudere velocemente" anche su quella della Camera.

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Fumata nera alla Camera per la prima votazione del presidente di Montecitorio, dove serviva il voto di almeno due terzi dei membri della Camera (267). Le schede bianche infatti hanno superato di gran lunga il quorum richiesto.


"C'è l'accordo per votare La Russa e poi un nome indicato dalla Lega alla Camera". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini entrando al Senato.


L'aula del Senato ha avviato la cosiddetta 'chiama' dei senatori per la prima votazione per il presidente di Palazzo Madama, che avverra' a scrutinio segreto.


Finita nell'Aula della Camera la prima votazione per eleggere il presidente. È in corso lo spoglio. In questa votazione è richiesto il quorum dei 2/3 dei componenti dell'Assemblea. La seconda votazione e' prevista per le 14.


"Naturalmente anche la Costituzione è perfettibile e può essere emendata (come essa stessa prevede all'articolo 138), ma consentitemi di osservare che se le energie che da decenni vengono spese per cambiare la Costituzione - peraltro con risultati modesti e talora peggiorativi - fossero state, invece, impiegate per attuarla, il nostro sarebbe un Paese più giusto e anche più felice". L'ha detto la senatrice a vita Liliana Segre nel suo discorso in apertura della seduta per il voto del presidente del Senato.


"Su La Russa c'è una maggioranza". Cosi' Francesco Lollobrigida all'entrata della Camera dei deputati, prima della seduta inaugurale.


È finito da poco, secondo quanto si apprende, l'incontro tra la leader di FdI Giorgia Meloni e il presidente di FI Silvio Berlusconi. Era presente anche il senatore Ignazio La Russa che già oggi potrebbe essere eletto nuovo presidente di Palazzo Madama.


"Grande gesto di generosità di Roberto Calderoli che, come me, forse più di me poteva fare e avrebbe titoli per essere il presidente del Senato. Lo ringrazio per la sua scelta che è politica e gli rinnovo la mia amicizia e gratitudine". Lo ha detto il senatore di FdI Ignazio La Russa, commentando il passo indietro del collega leghista che dovrebbe spianare la strada per la sua elezione alla presidenza di Palazzo Madama. "È un segnale di compattezza del centrodestra", ha aggiunto lasciando gli uffici di FdI alla Camera.


"Anche qui la situazione è tranquillissima. Mi pare che l'indicazione sia quella di Riccardo Molinari, punto a chiudere anche qui velocemente". Così la leader di FdI, Giorgia Meloni, sulla presidenza della Camera


Emozionato per il ritorno in Senato dopo 9 anni? "No, sono preoccupato per la situazione attuale, per l'inflazione, la recessione". Così Silvio Berlusconi ha risposto ai giornalisti che lo attendevano all'ingresso di Palazzo Madama per il suo ritorno da eletto dopo la decadenza dl 2013.  Con Giorgia Meloni "ci siamo visti serenamente, come sempre", ha aggiunto il presidente di FI, dopo aver incontrato a Montecitorio la leader di FdI.


Alle 10 fa il suo ingresso in Aula al Senato  Liliana Segre che presiede la prima seduta di palazzo Madama in quanto senatrice anziana. La tabella di marcia, sebbene iniziata con ritardo rispetto ai programmi, è segnata: dopo il suo discorso Segre chiamerà i senatori più giovani di età già proclamati che costituiscono l'ufficio di presidenza provvisorio. Si passerà alla proclamazione della Giunta per le elezioni che ufficializzerà i 26 subentranti. A questo punto con l'Assemblea costituita si potrà iniziare la chiama per il presidente del Senato.
 


Il gesto di Roberto Calderoli che ha fatto un passo indietro sulla presidenza del Senato a favore di Ignazio La Russa di Fdi, "dimostra che la maggioranza lavora per rimanere compatta e andare sempre veloce". Lo ha detto la presidente di Fdi Giorgia Meloni recandosi in aula alla Camera.


Sarà La Russa il nuovo presidente del Senato? "Adesso vediamo ma credo di si'". Lo ha detto il leader di Fi, Silvio Berlusconi arrivando a Palazzo Madama. Il leader FI è arrivato al Senato subito dopo l'incontro a Montecitorio con Giorgia Meloni e Ignazio La Russa.


"Oggi il centrodestra darà mostra di compattezza, lealtà e unità. Calderoli è un grande ma se c'è da fare un passo di lato lo facciamo". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini entrando al Senato per la seduta iniziale della XIX legislatura. "Se c'è da fare un passo di lato lo facciamo: vale per il senato, vale per il governo. Per partire presto e bene", aggiunge.


E' iniziata nell'aula della Camera dei deputati la prima chiama per l'elezione del presidente. A Montecitorio al primo scrutinio viene eletto il deputato che riceve il voto di almeno due terzi dei membri della Camera (267). Se nessuno raggiunge questa quota, al secondo e terzo scrutinio il quorum si abbassa a due terzi dei votanti. Se ancora nessuno è eletto, dal quarto scrutinio in poi basta la maggioranza assoluta (201) e il voto va avanti a oltranza.


Oggi alla Camera si terranno tre votazioni per eleggere il presidente. Dopo la prima, in corso, la seconda sarà convocata alle 14 e la terza alle 17. Per queste votazioni è richiesta la maggioranza dei due terzi. Lo ha comunicato all'Assemblea il presidente provvisorio Ettore Rosato. 


C'è l'accordo sul nome di La Russa. Volentieri faccio un passo indietro per il bene del paese". Lo dice il leghista Roberto Calderoli, il cui nome era stato sostenuto dalla Lega per la Presidenza di Palazzo Madama, entrando al Senato.


"Tutto procede bene, state tranquilli faremo velocemente". Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni arrivando negli uffici del gruppo a Montecitorio, rispondendo ai giornalisti in merito alle presidenze delle due Camere. 


Il presidente provvisorio della Camera Ettore Rosato ha aperto la prima seduta della Camera della XIX, che è dunque ufficialmente iniziata.


È in corso in sala Koch a palazzo Madama una riunione dei senatori di FdI. L'indicazione per la prima votazione per il presidente è di votare Ignazio La Russa. "Riteniamo che gli alleati convergano e si possa eleggere alla prima chiama", spiegano da FdI. Per l'elezione è necessaria la maggioranza dei componenti dell'assemblea e il centrodestra conta 115 senatori su 200.


Matteo Salvini è arrivato negli uffici della Lega al Senato. Il leader del Carroccio sta facendo il punto con Roberto Calderoli, Massimiliano Romeo, Erika Stefani e Claudio Borghi.


Silvio Berlusconi è a Montecitorio e, secondo quanto si apprende, dovrebbe incontrare Giorgia Meloni per un ulteriore confronto sulla presidenza delle Camere. 

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