Il segretario del Pd si schiera apertamente contro una convergenza a Roma, tra il Pd e il Movimento 5 Stelle, nella corsa al Campidoglio
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"Questa vicenda di Roma è totalmente inventata. Il Partito democratico è all'opposizione di questa amministrazione. Nelle prossime elezioni comunali è normale pensare a un'alternativa, per evitare che dopo la sindaca Raggi arrivi un'altra figura di sindaco che continui o faccia continuare il declino della città".
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti, risponde così alle domande dei giornalisti, sull'ipotesi di un'alleanza giallorossa anche a livello locale, per la prossima corsa al Campidoglio. "Il Partito democratico - precisa il presidente della Regione Lazio, a margine della firma di un protocollo con il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri per valorizzazione della Torre Medioevale di Palidoro - è impegnato per costruire l'alternativa e ridare finalmente a questa città una squadra efficiente. Consiglio tutto il campo del centrosinistra di concentrarsi sul programma cercare figure competitive per vincere. Bisogna metterci anima e meno polemiche, che quelle non servono a niente".
La posizione di Virginia Raggi - Sulla possibilità di un Raggi bis, gli stessi pentastellati non hanno espresso una posizione netta. Molti darebbero in pole position Alessandro Di Battista. E siccome con le nuove regole la sindaca potrebbe ripresentarsi oppure correre per un seggio al Parlamento, nel merito, lei non è andata oltre alcune battute. "Ci sono delle regole che il Movimento si è dato e perciò si rispettano", aveva dichiarato ma sull'ipotesi di alleanza a livello locale aveva aggiunto: "In Campidoglio abbiamo una bella maggioranza ampia e solida e ce la teniamo stretta, ma non siamo chiusi al dialogo nell'interesse della città. Le idee possono essere buone indipendentemente da chi le propone, siamo sempre pronti a parlare con tutti".
La posizione di Nicola Zingaretti - L'intervento di Zingaretti lascia poco margine: "Come centrosinistra - dice il segretario Dem - concentriamoci a costruire un programma e cerchiamo figure competitive per vincere. Alla Regione Lazio ce l'abbiamo fatta. Al Comune di Roma da qualche tempo riesce un pò più difficile. Quindi bisogna metterci intelligenza, passione, contributi, anima e meno polemiche". Insomma, tradotto dal politichese, il messaggio non lascerebbe dubbi: la Raggi si scordi il bis, con buona pace degli accordi alle prossime regionali e con buona pace dei contratti di governo.