DOPO LA CASSAZIONE

Bibbiano, Zingaretti: "Campagna indecente contro il Pd e il sindaco, si vergogni chi l'ha strumentalizzata"

Il prefetto: "Carletti può tornare a fare il sindaco". Un coro di denunce dal Pd, Marcucci: "Chi paga per tutti questi mesi di veleni mediatici?". Fedeli: "Solidarietà al sindaco"

04 Dic 2019 - 13:47

Dopo la decisione della Cassazione di scarcerare il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, Nicola Zingaretti attacca con un post su Facebook. "La campagna indecente contro il Pd e il sindaco non si dimentica. Ma oggi c'è una altra domanda. Chi chiederà scusa a Carletti e alle persone messe alla gogna ingiustamente? A chi ha utilizzato una storia di cronaca giudiziaria per organizzarci una campagna politica dico nuovamente: vergognatevi!". 

Carletti può tornare a fare il sindaco Dopo la revoca delle misure cautelari, "Carletti può tornare a fare il sindaco in municipio a Bibbiano, nel pieno delle sue funzioni", come ha precisato il prefetto di Reggio Emilia Maria Grazia Forte, che aveva temporaneamente sospeso il sindaco dal suo ruolo vista la natura restrittiva delle misure cautelari. Tecnicamente, ha poi precisato, "poteva già farlo quando gli sono stati revocati i domiciliari". Il Riesame aveva però applicato l'obbligo di dimora e Carletti risiede ad Albinea, un altro Comune, quindi non poteva mettere piede in sede a Bibbiano. Una sospensione che, dopo la decisione della Suprema Corte, cade automaticamente senza bisogno di ulteriori atti o revoche prefettizie. Ora sarà Carletti a decidere se continuare a fare il sindaco o se dimettersi: in questo caso, il Comune rischia il commissariamento. Anche se, chiarisce il prefetto, ci sono casi limite in cui se Carletti si dimettesse, è prevista l'assegnazione dell'incarico al vicesindaco di turno, in questo caso Paola Tognoni, che fino alla decisione della Cassazione presa dagli Ermellini, ha fatto da reggente, o per lo meno fino al rinnovo del Consiglio comunale. 

Marcucci: "Chi paga per questi mesi di veleni?" Oltre al segretario, sono molte altre le voci che si levano nel Pd per denunciare l'accanimento mediatico sul caso "Angeli e demoni". Il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci scrive sul suo account Facebook: "Mesi e mesi di inchiostro, di veleni, di accuse vergognose, di speculazioni politiche, di aperture dei Tg. E infine il sindaco di Bibbiano torna libero perché secondo la Cassazione non sussistevano le condizioni per l'arresto. Questo succede quando i processi si consumano sui media e le sentenze vengono pronunciate ignorando il diritto alla difesa, le prove, i dubbi. Chi paga per questi massacri?".

Malpezzi: "Nessuno potrà risarcire il sindaco" Anche la senatrice Simona Malpezzi esprime la sua solidarietà al sindaco che "nessuno potrà risarcire per il danno arrecato da accuse spacciate per condanne, dal circuito mediatico giudiziario e dalle oscene strumentalizzazioni di una vicenda delicata che riguarda i minori. Nessuno potrà restituire a Carletti sei mesi di gogna".

Fedeli: "Basta con le strumentalizzazioni" La capogruppo in commissione Diritti umani Valeria Fedeli esprime la sua solidarietà "al sindaco, vittima di un linciaggio inaudito e sottoposto a provvedimenti spropositati" e avverte: "La decisione della Cassazione che ha ritenuto illegittimo l'arresto del sindaco di Bibbiano Andrea Carletti dovrebbe essere da monito alla politica e anche al sistema dell'informazione a non cavalcare mai le inchieste giudiziarie anticipandone, in modo scomposto, violento, diffamatorio, gli esiti che devono essere determinati solo nei tribunali". Inoltre, ricorda che "tutta la comunità del Partito democratico per settimane è stata oggetto di una campagna denigratoria e violentissima, con le sedi dei nostri circoli imbrattate da manifesti insultanti e totalmente privi di alcun fondamento. Mi auguro che a questo punto la giustizia possa fare il suo corso in un clima diverso, non compromesso da strumentalizzazioni politiche che non sono mai accettabili a maggior ragione quando ci sono in ballo vicende che riguardano le vite e i diritti dei minori".

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