L'artista parla a Tgcom 24 del suo nuovo progetto che sarà presentato in occasione del Record Store Day
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Dal 19 aprile in occasione del “Record Store Day” sarà disponibile il disco in vinile di “Vivo”, nuovo progetto discografico del pianista e compositore Remo Anzovino, primo live della sua carriera registrato lo scorso aprile all'Auditorium "Parco della Musica” di Roma, il tempio della musica italiana, e il dvd dello storico "Concerto della Memoria" sulla Diga del Vajont per celebrare il 50esimo anniversario di una delle più grandi tragedie della storia italiana.
“Vivo”, registrato assieme alla band che lo ha accompagnato in tournée nei principali teatri italiani (Vincenzo Vasi al theremin, glockenspiel, basso, campionatore e voce; Alberto Milani alla chitarra elettrica e Marco Anzovino alle percussioni e chitarra acustica) contiene, in versione live completamente rivisitata e riarrangiata, 14 tra i migliori brani di Anzovino tratti dai suoi quattro album di studio: Dispari (2006), Tabù (2008), Igloo (2010), Viaggiatore Immobile (2012), tutti lavori che hanno conquistato la prima posizione degli album più scaricati nella classifica jazz di iTunes.
Remo, gradito ospite questa settimana a “jazz meeting”, ci ha parlato così del suo nuovo lavoro. Il disco può essere considerato un punto di arrivo ma anche un punto di partenza, dice Anzovino, perché è un live che fotografa una sera come quella Auditorium “Parco della Musica” a Roma. Contemporaneamente nel cofanetto c'è anche il video integrale del concerto tenuto vicino alla diga del Vajont.
La tua musica si adatta sempre meno alle “etichette”
Si, dal momento che ho sempre cercato di far convergere nelle mie composizioni almeno quattro filoni: l'Opera, il rock, il jazz e la musica per il cinema.Non a caso l'inedito contenuto in “Vivo” è dedicato al grande Buster Keaton. Inoltre il disco è stato realizzato con una vera e propria band, un ensemble di musicisti straordinari che mi accompagnano. L'idea che volevo cercare di far passare è che il pianoforte è uno strumento assolutamente coinvolgente che si adatta alle situazioni musicali più disparate, che può inserirsi in un concerto classico, contemporaneo, jazz ma anche rock.
Per dare emozioni al pubblico c'è bisogno di grande complicità con i musicisti
Con loro c'è grande complicità che è nata nel mio precedente disco "Viaggiatore Immobile” con Taketo che ha prodotto il lavoro, ma anche i musicisti che ho voluto con me nella copertina di "Vivo"per cementare ancora di più il concetto del gruppo, non solo del pianoforte ma anche degli altri musicisti che sanno operare in diverse situazioni: quelle acustiche ma anche elettriche ed elettroniche. Con Vincenzo Vasi, Alberto Milani e Marco Anzovino suoniamo insieme cercando di elaborare i brani attraverso i suoni che ognuno produce, tutto ciò genera una musica che comunica una grande modernità.