JAZZ MEETING

A "Jazz Meeting" Alessandro Sgobbio

Parla il pianista del duo "Pericopes"

25 Nov 2014 - 16:07
 © da-video

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Mercoledì 26 novembre, alla Casa Della Musica per ParmaJazzFrontiere, è in programma l'esibizione del duo "Pericopes", composto da Emiliano Vernizzi ai saxofoni ed Alessandro Sgobbio al Pianoforte. "Pericopes" è un progetto nato diversi anni fa, come conferma Alessandro Sgobbio pianista del duo, ospite questa settimana a "Jazz Meeting".

"Sì, la nostra esperienza ha avuto inizio all'interno del Conservatorio di Parma nel 2007 - dice Alessandro -. Con Emiliano entrambi abbiamo lavorato insieme seppur con organici differenti, successivamente abbiamo deciso di scrivere nuova musica, cercando di percorrere una nostra via. Essendo un duo pianoforte e sassofono viviamo molto del momento "live". Ci siamo domandati se potesse andare bene, dopo aver dato alle stampe un doppio cd di musica inedita, anche l'idea di realizzare un disco dal vivo con la presenza del pubblico, con lo scopo di "salvare" il ricordo del momento che stiamo vivendo, non soltanto dal punto di vista musicale.

Voi amate le contaminazioni...
Sia Emiliano che io abbiamo ascoltato diversi generi musicali: dalla classica al rock; usiamo strumenti tradizionali del jazz come il sassofono o ed il piano ma suoniamo con uno stile che, vuole essere creativo. Il nostro è un "work in progress" ed abbiamo già realizzato un altro disco che, "allargato" ad un batterista americano, dovrebbe uscire nella versione digitale a fine 2014.

Le sensazioni sul vostro ritorno a Parma.
E' sempre bello "tornare a casa", a Parma abbiamo un pubblico molto caloroso che partecipa in maniera positiva a questi eventi, cosa che fa maggiormente piacere quando, come nel nostro caso, si torna a casa dopo aver ottenuto un premio lo scorso anno "Umbria Jazz". Pochi giorni fa Brema in Germania abbiamo presentato il DVD ed i risultati sono stati incoraggianti.

L'esibizione dei "Pericopes" a ParmaJazzFrontiere sarà preceduta da quella del duo Per-Arne Ferner alla chitarra e Gunnar Juliusson al Pianoforte.

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