Il pianista ci parla del docu-film presentato alla Camera del Lavoro di Milano
di Giancarlo BastianelliSi intitola "Gaetano Liguori – Una Storia di Jazz" il documentario curato da Valerio Finessi presentato a Milano all'Auditorium della "Camera del Lavoro" in Corso di Porta Vittoria 43, giovedì 19 maggio alle 21 con la presenza del grande pianista, gradito ospite questa settimana a "Jazz Meeting". Il maestro ci parla cosi del docu-film che ripercorre una vita ed una carriera ricca di sfaccettature ed interessi, ma che ha visto sempre la musica al centro di tutto.
"E' un film che fa seguito alla mia biografia 'Confesso che ho suonato' - dice Gaetano Liguori -, dove racconto la mia storia. Si svolge nei luoghi dove sono nato ed ho abitato, a partire dal quartiere Corvetto dove vivevo con mio padre batterista e mio zio Gegè che fu batterista del grande Renato Carosone. Il film contiene un’intervista al grande critico Franco Fayenz, ma anche a Marcello Lorrai, giornalista di radio Popolare e al bassista del mio "Idea Trio" di Roberto Del Piano. La proiezione del film a Milano avverrà nel giorno del mio 66esimo compleanno, sarà presente anche il regista Valerio Finessi".
Nel corso del tua carriera c' stato comunque un cambiamento?
Ho cambiato il mio approccio; il mio pianoforte che una volta era “contro” ora è a "favore" nel senso che pur non rinunciando al mio essere impegnato politicamente, mi dedico a progetti come quelli che ho portato avanti con Daniele Biacchessi. Anche il mio ultimo lavoro “Un Pianoforte per i Giusti” è dedicato a tutte quelle persone che in situazioni gravi come le guerre, hanno aiutato altre persone che erano in grave difficoltà e spesso rischiavano la vita. Sono sempre "impegnato" per nobili cause, che possono essere condivise da tutti oltre il credo politico.
Sabato sarai uno dei protagonisti del "Piano City Festival" a Milano.
Ho suonato per questo Festival fin dalla prima edizione, per me è un piacere portare la mia musica ad un evento come quello di sabato pomeriggio alle 16.30 in Via Palestro, dove suonerò i brani di “Un Pianoforte per i Giusti”. Accanto a mie composizioni, proporrò anche due pezzi dedicati a due compositori completamente diversi tra loro come Mozart e Hendrix, lontani nel tempo, ma vicini nell’immaginario di chi ama la musica. Il disco è stato registrato nella Sala Verdi Del Conservatorio di Milano.
Sarai anche protagonista di un reading teatrale con Pamela Villoresi
Sarà sempre sabato ma alle 18 nello spazio Asterìa in piazzale Carrara 18 a Milano. Conoscevo Pamela Villoresi che ha fatto un lavoro su Maria Teresa D’Avila. Io suono il pianoforte e lei racconta la storia di questa grande figura religiosa, ma parla anche il suo amore per la musica, che resta comunque protagonista anche in un evento di questo tipo. Il teatro è stato uno dei primi amori, ora sto lavorando soprattutto a reading con: attori, poeti e commediografi e giornalisti come Daniele Biacchessi. Ho fatto spettacoli contro la mafia ma anche “Aquae Mundi” sull’acqua “bene comune” insignito del premio Unesco 2011.