JAZZ MEETING

A "Jazz Meeting" Susanna Parigi

Tgcom24 incontra la cantante e musicista che ci parla del suo progetto dedicato a Enzo Jannacci

22 Apr 2014 - 13:55
 © da-video

© da-video

Si intitola "Il Saltimbanco e la Luna" il progetto dedicato al grande Enzo Jannacci presentato a Milano il 28 e 29 marzo scorsi al Teatro delle Colonne, dalla cantante e musicista Susanna Parigi e dal giornalista e scrittore Andrea Pedrinelli. I brani contenuti nel progetto sono stati trascritti da Susanna per piano "solo" ascoltando i dischi originali.

"Il Saltimbanco e la Luna", è diventato anche un disco, prodotto dallo stesso Pedrinelli e distribuito da EGEA, contiene le canzoni che Enzo sottolineava fondamentali del proprio percorso. "Il cane con i capelli" (denuncia dell'emarginazione), "E l'era tardi" sulla torrida indifferenza del mondo davanti a chi soffre, "Natalia" sull'esperienza da medico e quanto di solito "le canzoni non dicono", "La fotografia" sul coraggio di cantare la mafia a Sanremo, "Come gli aeroplani" che parla della rabbia contro egoismo, arroganza e mercato globale, "L'uomo a metà" toccante testamento etico di una generazione, "Vincenzina e la fabbrica" della svolta per cantare sé e la realtà e "Io e te" brano questo sempre attualissimo.

Della Genesi del progetto abbiamo parlato con Susanna Parigi, gradita ospite questa settimana a "Jazz Meeting". "Quando ormai tre anni fa ebbi da Andrea Pedrinelli la proposta di realizzare questo progetto, rimasi molto tempo in dubbio se realizzarlo o meno - dice lei -, poi con il passare del tempo ascoltando le canzoni Jannacci, sia io che Andrea ci siamo resi conto di quante cose in comune potevano esserci tra noi e il grande cantautore. Alludo soprattutto ai testi che sono sempre molto attuali. Lui ha dato grande importanza alla parola, spesso a discapito di tutto il resto, se doveva inserire una parola nel testo lo faceva, anche se ciò poteva apparire "scomodo".

Anche la musica ha grande importanza ne "Il Saltimbanco e la Luna".
Musicalmente ho lavorato molto, dal momento che volevo essere il più rigorosa possibile, essendo un progetto di pianoforte e voce, ho agito sui tempi e la velocità delle canzoni e sulle tonalità. Confrontarmi con Iannacci mi è servito tanto, anche a limare certo "rigore" che mi porto comunque dietro, dal momento che sono diplomata in pianoforte. Poi ho lavorato sulla mia voce, per ottenere quello che la composizione richiedeva.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri