Tgcom24 incontra la cantante e musicista che ci parla del suo progetto dedicato a Enzo Jannacci
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Si intitola "Il Saltimbanco e la Luna" il progetto dedicato al grande Enzo Jannacci presentato a Milano il 28 e 29 marzo scorsi al Teatro delle Colonne, dalla cantante e musicista Susanna Parigi e dal giornalista e scrittore Andrea Pedrinelli. I brani contenuti nel progetto sono stati trascritti da Susanna per piano "solo" ascoltando i dischi originali.
"Il Saltimbanco e la Luna", è diventato anche un disco, prodotto dallo stesso Pedrinelli e distribuito da EGEA, contiene le canzoni che Enzo sottolineava fondamentali del proprio percorso. "Il cane con i capelli" (denuncia dell'emarginazione), "E l'era tardi" sulla torrida indifferenza del mondo davanti a chi soffre, "Natalia" sull'esperienza da medico e quanto di solito "le canzoni non dicono", "La fotografia" sul coraggio di cantare la mafia a Sanremo, "Come gli aeroplani" che parla della rabbia contro egoismo, arroganza e mercato globale, "L'uomo a metà" toccante testamento etico di una generazione, "Vincenzina e la fabbrica" della svolta per cantare sé e la realtà e "Io e te" brano questo sempre attualissimo.
Della Genesi del progetto abbiamo parlato con Susanna Parigi, gradita ospite questa settimana a "Jazz Meeting". "Quando ormai tre anni fa ebbi da Andrea Pedrinelli la proposta di realizzare questo progetto, rimasi molto tempo in dubbio se realizzarlo o meno - dice lei -, poi con il passare del tempo ascoltando le canzoni Jannacci, sia io che Andrea ci siamo resi conto di quante cose in comune potevano esserci tra noi e il grande cantautore. Alludo soprattutto ai testi che sono sempre molto attuali. Lui ha dato grande importanza alla parola, spesso a discapito di tutto il resto, se doveva inserire una parola nel testo lo faceva, anche se ciò poteva apparire "scomodo".
Anche la musica ha grande importanza ne "Il Saltimbanco e la Luna".
Musicalmente ho lavorato molto, dal momento che volevo essere il più rigorosa possibile, essendo un progetto di pianoforte e voce, ho agito sui tempi e la velocità delle canzoni e sulle tonalità. Confrontarmi con Iannacci mi è servito tanto, anche a limare certo "rigore" che mi porto comunque dietro, dal momento che sono diplomata in pianoforte. Poi ho lavorato sulla mia voce, per ottenere quello che la composizione richiedeva.