Parlano del lavoro "Hong Kong Live"
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"Hong Kong Live", è il nuovo lavoro discografico di Maurizio Colonna e Luciana Bigazzi L'album è stato registrato dal vivo presso l'Isitituto di Cultura Italiana di Hong Kong il 13 Novembre 2014. La pianista e compositrice Luciana Bigazzi e il chitarrista e compositore Maurizio Colonna presentano un mondo musicale ricco di sfumature e suggestioni, dove il pianoforte e la chitarra si intrecciano, arricchendosi a vicenda, in ogni raffinata interpretazione musicale.
I due strumenti ed i loro interpreti creano un dialogo profondo che trova la sua espressione in un repertorio originale, completamente scritto dai due musicisti che sono entrambi compositori rinomati per i loro rispettivi strumenti. Luciana e Maurizio sono con noi questa settimana a "Popular". Per dare vita ad un progetto così complesso e suggestivo c'è bisogno di grande complicità; sono proprio i due musicisti a spiegarlo...
LB: "Ci vuole intesa, certo; soprattutto è importante la condivisione delle scelte musicali e il rispetto dei due mondi interpretativi che si incontrano. E poi c'è il pubblico: in un progetto “live” la presenza del pubblico è un aspetto fondamentale dell'evento.
MC: "Ciò che ha ispirato il “Live in Hong Kong” e altri progetti “live” è la volontà di unire due percorsi compositivi diversi attraverso un'intesa empatica nelle scelte del programma e nelle interpretazioni in duo, con la volontà di fissare ogni volta l'esperienza.
Cosa significa per voi portare la vostra musica e le vostre composizioni al pubblico?
LB – Il pubblico ha un ruolo importante nella vita di un musicista: gli indica la strada. Suonare genera energia: durante una performance le energie del musicista e del pubblico si trasferiscono a vicenda. E' un'esperienza di incontro.
MC – Così come per ogni persona è necessario relazionarsi con gli altri esseri viventi, parlando, ascoltando, proponendo le proprie idee, anche per un musicista che compone è indispensabile vivere il contatto e il confronto con il suo pubblico.
Com'è il rapporto con il pubblico di un continente ricco di fascino come l'Asia?
MC – Il pubblico che abbiamo incontrato a Hong Kong ci ha stupito per la grande attenzione che ci ha riservato e il modo caloroso con cui ha partecipato al nostro concerto.
LB – Vista dall'Italia l'Asia appare lontana, ma quando si è lì si capisce subito che gli esseri umani sono tali dappertutto. Questo con la musica lo si percepisce in un attimo: l'energia musicale attraversa l'anima di chiunque senza bisogno di traduzione linguistica e gli umori delle persone emergono con naturalezza.
Riuscite a dare emozioni profonde a chi vi ascolta, ma a voi capita di emozionarvi eseguendo i vostri brani?
LB – Sembra facile rispondere a questa domanda, ma non è così. Quando suono entro ogni volta nell'atmosfera di un brano. Produrre emozione per gli altri è uno scopo primario per chi suona: per me la soddisfazione più bella è apprendere dalla gente quali sentimenti e suggestioni ha provato durante l'ascolto musicale. E' impressionante la varietà di sensazioni che possono scaturire da una stessa musica!
MC – Ogni interpretazione musicale è un fatto unico: lo stesso brano può produrre situazioni emozionali diverse tra loro, a seconda del momento e del contesto in cui viene eseguito, e lo stato d'animo del musicista può influire in modo determinante