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Andrea Di Cesare, violinista pop-rock

Nell'album "Big Bang" ci sono anche Fabi e Turci

18 Ott 2013 - 12:26
 © Ufficio stampa

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"Big Bang" è il primo album da solista del violinista romano Andrea Di Cesare. Dopo le tante collaborazioni con alcuni dei più importanti nomi della musica italiana, il musicista si presenta nell’inedita formazione Andrea Di Cesare “duo2” (insieme al batterista Puccio Panettieri) con un progetto originale in cui porta avanti l'evoluzione del violino attraverso la tecnologia. In tutto 9 brani strumentali inediti, oltre a due successi italiani, riarrangiati dal violinista, che vantano la partecipazione degli stessi autori, Niccolò Fabi e Paola Turci.

A quando risale il colpo di fulmine col violino?
Al 1981 quando già all’età di 5 anni ascoltavo grandi violinisti sia classici che di altri generi. Nell’ascoltare quel suono di “aria e respiro”, mi emozionavo e piangevo di gioia. Cominciai subito anche grazie a mio padre (pianista e direttore d’orchestra) che mi fece studiare con i più grandi insegnanti di violino dandomi la possibilità di coltivare e far crescere quell’emozione che provavo e provo sempre nel suonare questo fantastico strumento.

Come sei riuscito a convincere Niccolò Fabi e Paola Turci?
Collaboro con Paola e Niccolò dal 2006. Oltre ad essere grandi artisti sono due splendide persone e cari amici. Per sensibilità e gusto artistico comuni è stato naturale coinvolgerli nel mio progetto. Ho proposto io queste canzoni, le ho scelte non solo perché sono pezzi stupendi, ma mi stimolava molto affrontare un arrangiamento solo con il violino che valorizzasse al meglio dei testi cosi profondi. Niccolò e Paola hanno accettato con entusiasmo e li ringrazierò sempre per avermi regalato un’interpretazione unica e speciale e aver dato un contributo prezioso al mio disco d’esordio.

Nel 1999 hai suonato con Zero, cosa ti ha colpito di lui?
Renato è una grande persona, disponibile e sincera, un artista unico. Ho imparato molto da lui e da quella esperienza: era il tour con Carla Fracci e i Momix negli stadi e ho avuto l’occasione di dirigere l’orchestra nell’ultima data del tour allo stadio Delle Alpi di Torino. Avevo 23 anni.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ho diversi progetti in cantiere, ma al momento il mio obiettivo è portare il mio disco oltre i confini nazionali: lo reputo culturalmente importante per l’evoluzione del violino che si è fermata al ‘700, e per tutte le persone che vogliono avvicinarsi allo studio di questo strumento in maniera del tutto nuova e originale. Inoltre sto producendo alcuni artisti giovani, di grande talento.

Questa la tracklist dell’album: “Claudia”; “Run”; “Londra”; “Stai Qui” (feat. Paola Turci); “My Memories”; “The Sound”; “The Sun”; “Two Voices”; “Solo Un Uomo” (feat. Niccolò Fabi); “Bit”; “Christopher”.

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